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AZITROERRE*3CPR RIV 500MG

AZITROERRE*3CPR RIV 500MG

S.F. GROUP Srl
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AVVERTENZE
Ipersensibilita': come con l'eritromicina e altri macrolidi sono stateraramente riportate reazioni allergiche gravi, tra cui angioedema e anafilassi (raramente fatali), reazioni dermatologiche tra cui pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), sindrome di Stevens Johnson(SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) (raramente fatale) e reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (Sindrome DRESS). Alcune di queste reazioni associate alla somministrazione di azitromicinahanno provocato sintomi ricorrenti e richiesto un periodo di osservazione e trattamento prolungati. Se si verifica una reazione allergica,la somministrazione del medicinale deve essere interrotta e deve essere iniziata una terapia adeguata. I medici devono essere consapevoli del fatto che quando la terapia sintomatica viene sospesa puo' verificarsi la ricomparsa dei sintomi allergici. Epatotossicita': poiche' il fegato e' la principale via di eliminazione dell'azitromicina, il suo impiego nei pazienti con patologie epatiche significative deve essere intrapreso con cautela. Con azitromicina sono stati segnalati casi di epatite fulminante, potenzialmente causa di insufficienza epatica tale da costituire rischio per la vita (vedere paragrafo 4.8). Alcuni pazienti possono, inoltre, presentare patologie epatiche preesistenti o possono essere in trattamento con altri prodotti medicinali epatotossici.Nei casi in cui si sviluppano segni e sintomi di compromissione dellafunzionalita' epatica, quali astenia a comparsa rapida associata ad ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica,si devono eseguire analisi/esami diagnostici per la funzionalita' epatica. La somministrazione di azitromicina deve essere interrotta in caso compaia disfunzione epatica. Derivati dell'ergotamina: in pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina la co-somministrazione di antibiotici macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo. Attualmente non vi sono dati a disposizione sulla possibilita' di un'interazione traergotamina e azitromicina. Tuttavia, a causa della possibilita' teorica di ergotismo, azitromicina ed ergotamina non devono essere somministrate contemporaneamente. Cosi' come con ogni altra preparazione antibiotica, e' raccomandata una particolare osservazione per l'eventuale insorgenza di superinfezioni con microrganismi non sensibili inclusi ifunghi. Diarrea associata a Clostridium difficile: con l'uso di quasitutti gli antibiotici, tra cui l'azitromicina, sono stati segnalati casi di diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD), la cui gravita' puo' variare da diarrea lieve a colite fatale. Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora del colon e porta a una crescitaeccessiva di C. difficile. Il C. difficile produce le tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo della diarrea (CDAD). I ceppi di C. difficile che producono tossine in eccesso causano un aumento dei tassidi morbilita' e mortalita', poiche' queste infezioni sono in genere refrattarie alla terapia antibatterica e richiedono spesso una colectomia. Bisogna considerare la possibilita' di diarrea associata a C. difficile (CDAD) in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico. E' inoltre necessaria un'attenta anamnesi poiche' i casi di diarrea associata a C. difficile (CDAD) sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibiotici. In caso di infezioni sessualmente trasmesse e' necessario escludere una concomitante infezione da Treponema pallidum. Nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale (GFR <10 ml/min), e' stato osservato un aumento del 33% dell'esposizione sistemica all'azitromicina (vedere paragrafo 5.2 "Proprieta' farmacocinetiche"). Prolungamento dell'intervallo QT: nel trattamento con altri macrolidi, inclusa azitromicina, e' stato riscontrato all' ECG un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT, con il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.8). Poiche' le seguenti situazioni possono comportare un aumento del rischio di aritmieventricolari (inclusa la torsione di punta) che puo' portare ad un arresto cardiaco, l'azitromicina deve essere somministrata con cautela nei pazienti che presentano concomitanti condizioni di proaritmia (specialmente in donne e pazienti anziani). I medici prescrittori devono tenere in considerazione il rischio del prolungamento dell'intervallo QT, che puo' essere fatale, nel valutare i rischi-benefici di azitromicina in gruppi di pazienti a rischio, come: pazienti con prolungamento congenito o documentato dell'intervallo QT; pazienti in trattamento conaltri principi attivi che prolungano l'intervallo QT, quali antiaritmici di classe IA (chinidina e procainamide) e di classe III (dofetilide, amiodarone e sotalolo), cisapride e terfenadina; farmaci antipsicotici come la pimozide, antidepressivi come il citalopram e fluorochinoloni come la moxifloxacina,levofloxacina e cloroquina; pazienti con alterazioni degli elettroliti, specialmente nei casi di ipopotassemia edipomagnesiemia; pazienti con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o grave insufficienza cardiaca; donne ed anziani che potrebbero mostrare maggiore sensibilita' agli effetti (correlati al farmaco) dell'alterazione dell'intervallo QT. Nei pazienti in terapia con azitromicina sono state segnalate esacerbazioni dei sintomi di miasteniagravis e comparsa iniziale di sindrome miastenica (vedere paragrafo 4.8). Azitroerre contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemiereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antibatterici per uso sistemico, macrolidi.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, ad uno qualsiasi degli antibiotici macrolidi o ketolidi, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencatial paragrafo 6.1.
DENOMINAZIONE
AZITROERRE 500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Eccipienti: calcio idrogeno fosfato anidro, amido pregelatinizzato, sodio laurilsolfato, crospovidone, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa, titanio diossido, triacetina, lattosio monoidrato.
EFFETTI INDESIDERATI
L'elenco sottostante riporta le reazioni avverse individuate durante la conduzione degli studi clinici e nel corso della sorveglianza post-marketing, suddivise in base alla classificazione per sistemi e organie alla frequenza. Le reazioni avverse identificate nel corso della sorveglianza post marketing sono riportate in corsivo. La categoria di frequenza viene definita utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>= 1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100);raro (>= 1/10.000, <1/1.000); molto raro (< 1/10.000); e non nota (lafrequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili).Nell'ambito di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesideratisono riportati in ordine decrescente di gravita'. Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate all'azitromicina sulla base dei risultati degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing. Infezioni ed infestazioni. Non comune (>=1/1.000, < 1/100): candidiasi, infezione vaginale, polmonite, infezione fungina, infezione batterica, faringite, gastroenterite, disturbi respiratori, rinite, candidiasi orale; frequenza non nota: colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.4). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune (>=1/1.000, < 1/100): leucopenia, neutropenia, eosinofilia; frequenza non nota: trombocitopenia, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune (>=1/1.000, < 1/100): angioedema, ipersensibilita'; frequenza non nota: reazione anafilattica (vedere paragrafo 4.4). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune (>=1/1.000, < 1/100): anoressia.Disturbi psichiatrici. Non comune (>=1/1.000, < 1/100): nervosismo, insonnia; raro (>= 1/10.000, <1/1.000): agitazione; frequenza non nota:aggressivita', ansia, delirio, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Comune (>=1/100, <1/10): cefalea; non comune (>=1/1.000, < 1/100): capogiri, sonnolenza, disgeusia, parestesia; frequenza non nota: sincope, convulsioni, ipoestesia, iperattivita' psicomotoria, anosmia,ageusia, parosmia, miastenia gravis (vedere paragrafo 4.4). Patologiedell'occhio. Non comune (>=1/1.000, < 1/100): compromissione della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune (>=1/1.000, <1/100): disturbi dell'udito, vertigini; frequenza non nota: compromissione dell'udito inclusa sordita' e/o tinnito. Patologie cardiache. Noncomune (>=1/1.000, < 1/100): palpitazioni; frequenza non nota: torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4), aritmia (vedere paragrafo 4.4) inclusa tachicardia ventricolare, prolungamento dell'intervallo qt nell'elettrocardiogramma (vedere paragrafo 4.4). Patologie vascolari. Non comune (>=1/1.000, < 1/100): vampate di calore; frequenza non nota: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune(>=1/1.000, < 1/100): dispnea, epistassi. Patologie gastrointestinali. Molto comune (>=1/10): diarrea; comune (>=1/100, <1/10): vomito, dolore addominale, nausea; non comune (>=1/1.000, < 1/100): stipsi, flatulenza, dispepsia, gastrite, disfagia, distensione addominale, bocca secca, eruttazione, ulcerazioni della bocca, ipersecrezione salivare; frequenza non nota: pancreatite, scolorimento della lingua. Patologie epatobiliari. Raro (>= 1/10.000, <1/1.000): alterata funzionalita' epatica, ittero colestatico; frequenza non nota: insufficienza epatica (cheraramente ha causato il decesso) (vedere paragrafo 4.4), epatite fulminante, necrosi epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune (>=1/1.000, < 1/100): rash, prurito, orticaria, dermatite, secchezza cutanea, iperidrosi; raro (>= 1/10.000, <1/1.000): reazioni di fotosensibilita', reazione a farmaco con eosinofilia e sintomisistemici (sindrome dress), pustolosi esantematica acuta generalizzata(agep) ^§; frequenza non nota: sindrome di stevens-johnson, necrolisiepidermica tossica, eritema multiforme. Patologie del sistema muscolo- scheletrico e del tessuto connettivo. Non comune (>=1/1.000, < 1/100): osteoartrite, mialgia, dolore alla schiena, dolore al collo; frequenza non nota: artralgia. Patologie renali e urinarie. Non comune (>=1/1.000, < 1/100): disuria, dolore renale; frequenza non nota: insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune (>=1/1.000, < 1/100): metrorragia, disturbi ai testicoli. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune (>=1/100, <1/10): dolore nella sede di iniezione, *infiammazione nella sede di iniezione; non comune (>=1/1.000, < 1/100): edema, astenia, malessere, affaticamento, edema del viso, dolore toracico, piressia, dolore, edema periferico. Esami diagnostici. Comune (>=1/100, <1/10): diminuzione della conta leucocitaria, aumento della conta degli eosinofili, diminuzione del bicarbonato nel sangue, aumento dei basofili, aumento dei monociti, aumento dei neutrofili; non comune (>=1/1.000, < 1/100): aumento dell'aspartato aminotransferasi, aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento della bilirubina sierica, aumento dell'urea ematica, aumento della creatinina sierica, alterazioni del potassio ematico, aumento della fosfatasi alcalina sierica, aumento dei cloruri, aumento del glucosio ematico, aumento delle piastrine, diminuzione dell'ematocrito, aumento del bicarbonato, alterazioni del sodio. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comune (>=1/1.000, < 1/100): complicazioni post- procedurali. ^* Frequenza ADR rappresentata dal limite superiore stimato dell' intervallo di confidenza del 95% calcolato utilizzando la "Regoladel 3". * solo per la polvere per soluzione per infusione. Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate al trattamento e alla profilassi per Mycobacterium Avium Complex sulla base dei risultati degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing. Queste reazioniavverse differiscono da quelle segnalate con le formulazioni a rilascio immediato o a rilascio prolungato sia per tipo che per frequenza. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune (>=1/100, <1/10): anoressia. Patologie del sistema nervoso. Comune (>=1/100, <1/10): capogiri, cefalea, parestesia, disgeusia; non comune (>=1/1.000, < 1/100):ipoestesia. Patologie dell'occhio. Comune (>=1/100, <1/10): compromissione della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune (>=1/100, <1/10): sordita'; non comune (>=1/1.000, < 1/100): compromissione dell'udito, tinnito. Patologie cardiache. Non comune (>=1/1.000, < 1/100): palpitazioni.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non ci sono dati adeguati derivati dall'utilizzo di azitromicina nelledonne durante la gravidanza. La sicurezza dell'azitromicina durante la gravidanza non e' stata verificata. Pertanto l'azitromicina deve essere utilizzata in gravidanza soltanto se il beneficio supera il rischio. Gravidanza: sono stati condotti studi di riproduzione animale con l'utilizzo di dosi scalari di azitromicina fino al raggiungimento di concentrazioni materne moderatamente tossiche. Da questi studi non e' emersa alcuna evidenza di pericoli per il feto dovuti ad azitromicina. Negli studi di tossicologia riproduttiva negli animali azitromicina hadimostrato di passare la placenta, ma non sono stati osservati effettiteratogeni. Non sono tuttavia disponibili studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza. Poiche' gli studi di riproduzione animale non sono sempre predittivi della risposta umana, azitromicina durante la gravidanza deve essere usata soltanto se strettamente necessario. Allattamento: e' stato osservato che l'azitromicina viene escretanel latte materno umano, ma non sono disponibili studi clinici adeguati e ben controllati in donne in fase di allattamento che possono descrivere il profilo farmacocinetico dell'azitromicina escreta nel latte materno umano. Pertanto, l'azitromicina deve essere usata nelle donne che allattano solo nei casi in cui, a giudizio del medico, i benefici potenziali giustificano il potenziale rischio per il bambino. Fertilita': in studi di fertilita' condotti nei ratti e' stata notata una diminuzione della frequenza di gravidanze in seguito a somministrazione diazitromicina. La rilevanza di questo dato per la specie umana non e' conosciuta.
INDICAZIONI
Trattamento delle infezioni causate da germi sensibili all'azitromicina: infezioni delle alte vie respiratorie (incluse otiti medie, sinusiti, tonsilliti e faringiti); infezioni delle basse vie respiratorie (incluse bronchiti e polmoniti); infezioni odontostomatologiche; infezioni della cute e dei tessuti molli; uretriti non gonococciche (da Chlamydia trachomatis); ulcera molle (da Haemophilus ducreyi).
INTERAZIONI
Antiacidi: nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non e' stato rilevato nessun effetto sulla biodisponibilita' dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massime concentrazioni sieriche. Pertanto, i pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente. Cetirizina: nei volontari sani, la somministrazione contemporanea di un regime di 5 giorni di azitromicina e cetirizina 20 mg allo steady state non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche ne' alterazioni significative dell'intervallo QT. Didanosina: e' stato osservato che la somministrazione contemporanea di un regime di 5 giorni di azitromicina 1200 mg/die e didanosina 400 mg/die in 6 pazienti HIV positivi non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica allo steady state della didanosina rispetto al placebo. Digossina e Colchicina (substrati della glicoproteina P): e' stato osservato che la somministrazione di antibiotici macrolidi, inclusa l'azitromicina, con substratidella glicoproteina-P come la digossina e la colchicina, ha causato un aumento dei livelli sierici dei substrati della glicoproteina-P. Pertanto deve essere tenuta in considerazione la possibilita' di un incremento dei livelli sierici di digossina in caso di assunzione concomitante di azitromicina e substrati della glicoproteina- P, come la digossina. Durante e dopo l'interruzione del trattamento con azitromicina, sono necessari il monitoraggio clinico e il monitoraggio del possibileaumento dei livelli di digossina. Zidovudina: la somministrazione di dosi singole da 1000 mg e di dosi multiple da 1200 mg o 600 mg di azitromicina non ha sostanzialmente modificato la farmacocinetica plasmatica o l'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha determinato unaumento delle concentrazioni della zidovudina fosforilata, suo metabolita clinicamente attivo, nelle cellule periferiche mononucleate. L'importanza clinica di questo dato non e' chiara, ma puo' comunque costituire un beneficio per il paziente. L'azitromicina non interagisce significativamente con il sistema epatico del citocromo P450. Non si ritiene che sia coinvolta nelle interazioni farmacocinetiche come riscontrato con l'eritromicina e altri macrolidi. Con l'azitromicina, infatti,non si verifica induzione o inattivazione del citocromo P450 epatico tramite il complesso dei suoi metaboliti. Ergotamina: a causa della possibile insorgenza di crisi di ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotamina e' sconsigliato (vedere paragrafo 4.4). Sono stati condotti studi di farmacocinetica tra azitromicina e i seguenti farmaci, per i quali e' nota una significativa attivita' metabolica mediata dal citocromo P450. Inibitori della HMG-CoA reduttasi (Statine): la somministrazione concomitante di atorvastatina (10 mg/die)e azitromicina (500 mg/die) non ha alterato le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina (sulla base di un saggio di inibizione dell'attivita' HMG CoA-reduttasi) e quindi non ha causato alterazioni dell'attivita' della HMG CoA-reduttasi. Tuttavia, sono stati segnalati casi dall'esperienza post marketing di rabdomiolisi in pazienti in trattamentocon azitromicina e statine. Carbamazepina: nel corso di uno studio diinterazione farmacocinetica condotto su volontari sani, non e' statoosservato alcun effetto significativo sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo in pazienti che assumevano contemporaneamente azitromicina. Cimetidina: nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto per valutare gli effetti di una singola dose dicimetidina somministrata a distanza di 2 ore dall'azitromicina, non si sono evidenziate alterazioni nella farmacocinetica dell'azitromicina. Ciclosporina: in uno studio di farmacocinetica condotto su volontarisani ai quali sono state somministrate una dose orale di 500 mg/die di azitromicina per 3 giorni e successivamente una dose orale unica di10 mg/kg di ciclosporina, sono stati riscontrati innalzamenti significativi dei valori C max e AUC 0-5 della ciclosporina. Pertanto, l'eventuale somministrazione contemporanea dei due farmaci richiede cautela.Qualora la cosomministrazione dei due farmaci fosse strettamente necessaria, si dovranno attentamente monitorare i livelli della ciclosporina e il dosaggio di quest'ultima dovra' essere modificato di conseguenza. Efavirenz: lka somministrazione concomitante di una dose singola giornaliera di azitromicina (600 mg) e di efavirenz (400 mg) per 7 giorni non ha prodotto interazioni farmacocinetiche clinicamente significative. Fluconazolo: la somministrazione concomitante di una dose singoladi azitromicina (1200 mg) non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di fluconazolo (800 mg). Il tempo di esposizione totale el'emivita dell'azitromicina non sono state influenzate dalla somministrazione contemporanea di fluconazolo, mentre e' stata osservata una diminuzione della C max (18%) clinicamente irrilevante. Indinavir: la somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1200mg) non ha evidenziato un effetto statisticamente significativo sullafarmacocinetica dell'indinavir somministrato tre volte al giorno per 5giorni in dosi da 800 mg. Metilprednisolone: uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani, ha evidenziato che l'azitromicina non influisce in modo significativo sulla farmacocinetica del metilprednisolone. Midazolam: nei volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha comportato cambiamenti clinicamente significativi della farmacocinetica e farmacodinamicadi una dose singola di midazolam 15 mg.
POSOLOGIA
Adulti, per il trattamento delle infezioni delle alte e basse vie respiratorie, della cute e dei tessuti molli e delle infezioni odontostomatologiche: 500 mg al giorno in un'unica somministrazione, per tre giorni consecutivi. Per il trattamento delle malattie sessualmente trasmesse, causate da ceppi sensibili di Chlamydia trachomatis o di Haemophilus ducreyi: 1000 mg, assunti una sola volta, in un'unica somministrazione orale. Anziani: il medesimo schema posologico puo' essere applicato al paziente anziano. Poiche' i pazienti anziani possono presentare condizioni proaritmiche in corso, si raccomanda particolare cautela a causa del rischio di sviluppo di aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere Paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego").Bambini: per i bambini dal peso pari o superiore a 45 kg puo' essere usato lo stesso dosaggio dell'adulto (500 mg/die per tre giorni consecutivi). La dose totale massima consigliata per qualsiasi terapia pediatrica e' di 1500 mg. Il farmaco deve essere sempre somministrato in dose singola giornaliera. Azitroerre puo' essere assunto indifferentemente a stomaco vuoto o dopo i pasti. L'assunzione di cibo prima della somministrazione del prodotto puo' attenuare gli eventuali effetti indesiderati di tipo gastrointestinale causati dall'azitromicina. Modo di somministrazione: le compresse devono essere deglutite intere. Alteratafunzionalita' renale: non e' richiesto un aggiustamento posologico neipazienti con alterazione della funzionalita' renale da lieve a moderata (GFR 10 - 80 ml/min.) mentre bisogna avere cautela in quelli con grave compromissione (GFR < 10 ml/min) (vedere 4.4 "Avvertenze specialie precauzioni di impiego" e 5.2 "Proprieta' farmacocinetiche"). Alterata funzionalita' epatica: nei pazienti con alterazione della funzionalita' epatica da lieve a moderata puo' essere usato lo stesso dosaggiodei pazienti con funzionalita' epatica normale (vedere 4.4 "Avvertenzespeciali e precauzioni di impiego" e 5.2 "Proprieta' farmacocinetiche").
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa rivestita con film contiene, principio attivo: azitromicina diidrato 524,1 mg pari ad azitromicina base 500 mg. Eccipiente (i) con effetti noti: lattosio. Per l'elenco completo degli eccipienti,vedere paragrafo 6.1.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
  • Consegna a Domicilio è prevista una Spesa di € 2,43
    COSTI:
    0-3km standard €2,43
    3-4 km standard + €1,22
    4-5 km standard + €1,83
    5-6 km standard + €2,44
    6-7 km standard + €3,05
    7-8 km standard + €3,66
    8-9 km standard + €4,88
    9-10 km standard + €6,10

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