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ATORIS*30CPR RIV 20MG

ATORIS*30CPR RIV 20MG

KRKA FARMACEUTICI MILANO Srl
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AVVERTENZE
Effetti sul fegato. Devono essere effettuate prove di funzionalita' epatica prima dell'inizio del trattamento e periodicamente in tempi successivi. I pazienti che presentano segni o sintomi indicativi di danno epatico devono essere sottoposti a controllo della funzione epatica. I pazienti che presentano aumento dei livelli delle transaminasi devono essere controllati fino alla normalizzazione dei valori. Qualora persista un aumento delle transaminasi oltre 3 volte il limite normale superiore, si raccomanda la riduzione della dose o l'interruzione del medicinale. Il farmaco deve essere impiegato con prudenza in pazienti che consumano abbondanti quantita' di alcool e/o che hanno una storia di malattia epatica. Prevenzione dell'Ictus mediante. Riduzione Aggressiva dei Livelli di Colesterolo (studio SPARCL). Un'analisi post-hoc dei sottotipi di ictus nei pazienti senza cardiomiopatia ischemica (CHD) che avevano avuto un ictus o un attacco ischemico transitorio recente (TIA), ha evidenziato un'incidenza piu' elevata di ictus emorragico nei pazienti che avevano iniziato il trattamento con atorvastatina 80 mg rispetto al gruppo placebo. L'aumento del rischio e' stato osservato in particolare nei pazienti con precedente ictus emorragico o infarto lacunare al momento dell'arruolamento nello studio. Per i pazienti con precedente ictus emorragico o infarto lacunare, il rapporto rischio/beneficio derivante dall'impiego di atorvastatina 80 mg non e' chiaro e prima di iniziare il trattamento deve essere considerato attentamente il rischio potenziale di ictus emorragico. Effetti sulla muscolatura scheletrica. L'atorvastatina, come altri inibitori della HMG-CoA riduttasi, in rare occasioni puo' avere effetti sulla muscolatura scheletrica e puo' causare mialgia, miosite e miopatia che possono progredire fino a rabdomiolisi, una condizione potenzialmente fatale caratterizzata da marcati aumenti di creatinfosfochinasi (CPK) (> 10 volte il limite normale superiore), mioglobinemia e mioglobinuria che possono portare all'insufficienza renale. Prima del trattamento. L'atorvastatina deve essere prescritta con cautela in pazienti con fattori predisponenti alla rabdomiolisi. Il livello della creatinfosfochinasi (CPK) deve essere misurato prima di iniziare il trattamento con statina in presenza delle seguenti condizioni cliniche: compromissione della funzionalita' renale; ipotiroidismo; storia personale o familiare di disturbi muscolari ereditari. Precedenti di tossicita' muscolare associata all'impiego di una statina o di un fibrato. Precedenti di malattia epatica e/o quando vengono assunte considerevoli quantita' di bevande alcoliche. Negli anziani (eta' > 70 anni) la necessita' di effettuare queste misurazioni deve essere valutata in base alla presenza di altri fattori predisponenti alla rabdomiolisi. Situazioni in cui puo' verificarsi un aumento dei livelli plasmatici, quali interazioni e nelle popolazioni speciali incluse le sottopopolazioni genetiche. In queste situazioni il rischio del trattamento deve essere valutato in relazione al possibile beneficio e se ne raccomanda il monitoraggio clinico. Se i livelli di CPK sono significativamente elevati rispetto ai valori basali (> 5 volte il limite normale superiore) il trattamento non deve essere iniziato. Misurazione della creatinfosfochinasi. La creatinfosfochinasi (CPK) non deve essere misurata dopo un intenso esercizio fisico o in presenza di eventuali possibili cause di incremento della CPK in quanto cio' rende difficile l'interpretazione del valore ottenuto. Se i livelli di CPK sono significativamente aumentati rispetto ai valori basali (> 5 volte il limite normale superiore), i livelli di CPK devono essere nuovamente misurati entro i 5-7 giorni successivi per confermare i risultati. Durante il trattamento. I pazienti devono essere avvertiti di comunicare prontamente episodi di dolore muscolare, crampi o debolezza, in particolare se associati a malessere o febbre. Se questi sintomi si verificano quando un paziente e' in trattamento con atorvastatina, devono essere misurati i livelli di CPK. Se questi livelli risultano significativamente aumentati (> 5 volte il limite normale superiore), il trattamento deve essere interrotto. Se i sintomi muscolari sono gravi e causano disturbi quotidiani, anche se i livelli di CPK sono <= 5 volte il limite normale superiore, si deve prendere in considerazione l'interruzione del trattamento. Se i sintomi si risolvono e i livelli di CPK si normalizzano, puo' essere presa in considerazione la possibilita' di riavviare il trattamento con atorvastatina o con un'altra statina al dosaggio piu' basso ed effettuare un accurato monitoraggio. Il trattamento con atorvastatina deve essere interrotto se compaiono aumenti di CPK clinicamente significativi (> 10 volte il limite normale superiore) o se e' diagnosticata o sospettata una rabdomiolisi. Trattamento concomitante con altri medicinali. Il rischio di rabdomiolisi aumenta quando l' atorvastatina viene somministrata insieme ad alcuni medicinali che possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina come gli inibitori potenti di CYP3A4 o le proteine di trasporto (ad es. ciclosporina, telitromicina, claritromicina, delavirdina, stiripentolo, ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo, posaconazolo e inibitori delle proteasi dell'HIV inclusi ritonavir, lopinavir, atazanavir, indinavir, darunavir, tipranavir/ritonavir, ecc.). Il rischio di miopatia puo' aumentare anche con l'uso concomitante di gemfibrozil e altri derivati dell'acido fibrico, antivirali per il trattamento dell'epatite C (HCV) (boceprevir, telaprevir, elbasvir/grazoprevir), eritromicina, niacina o ezetimibe. Se possibile, in alternativa a questi medicinali, devono essere prese in considerazione terapie alternative (prive di interazioni). Ci sono state segnalazioni molto rare di una miopatia necrotizzante immuno-mediata (IMNM) durante o dopo il trattamento con le statine, tra cui atorvastatina. IMNM e' clinicamente caratterizzata da debolezza muscolare prossimale ed elevata creatin chinasi serica, che persistono nonostante l'interruzione del trattamento con statine. Nei casi in cui la somministrazione concomitante di questi medicinali e atorvastatina sia necessaria, devono essere attentamente valutati i rischi e i benefici del trattamento. Se i pazienti stanno assumendo medicinali che aumentano la concentrazione plasmatica di atorvastatina, si raccomanda l'impiego di una dose iniziale piu' bassa di atorvastatina. Inoltre, in caso di trattamento concomitante di potenti inibitori di CYP3A4, deve essere presa in considerazione una dose iniziale piu' bassa di atorvastatina e si raccomanda un appropriato monitoraggio clinico di questi pazienti.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Ipolipemizzanti, inibitori della HMG-CoA riduttasi.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall'umidita'. Questo medicinale non richiede particolari condizioni di temperatura per la conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Il medicinale e' controindicato in pazienti: con ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti del medicinale; con malattia epatica in fase attiva o con inspiegabili persistenti aumenti delle transaminasi sieriche, oltre 3 volte il limite normale superiore. Durante la gravidanza, l'allattamento e nelle donne in eta' fertile che non usano appropriate misure contraccettive. Trattati con antivirali antiepatite C glecaprevir/pibrentasvir.
DENOMINAZIONE
ATORIS COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: sodio idrossido, sodio laurilsolfato, idrossipropilcellulosa, lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, crospovidone, magnesio stearato. Rivestimento della compressa: alcol polivinilico, titanio diossido (E171), macrogol 3000, talco.
EFFETTI INDESIDERATI
Nel database dello studio clinico controllato con placebo con atorvastatina su 16.066 pazienti (8755 atorvastatina vs. 7311 placebo) trattati per un periodo medio di 53 settimane, il 5,2% dei pazienti ha interrotto la terapia a causa di reazioni avversi rispetto al 4,0% dei pazienti trattati con placebo. La tabella seguente presenta il profilo delle reazioni avverse per l'atorvastatina sulla base dei dati degli studi clinici e di un'estesa esperienza post-marketing. Le frequenze stimate degli eventi si basano sulla seguente convenzione: comune(>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (>= 1/10.000), non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni e infestazioni. Comune: nasofaringite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni allergiche; molto raro: anafilassi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: iperglicemia; non comune: ipoglicemia, perdita di peso, anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comune: incubi, insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiri, parestesia, ipoestesia, disgeusia, amnesia; raro: neuropatia periferica. Patologie dell'occhio. Non comune: visione offuscata; raro: disturbi della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito; molto raro: perdita dell'udito. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dolore faringolaringeo, epistassi. Patologie gastrointestinali. Comune: stipsi, flatulenza, dispepsia, nausea, diarrea; non comune: vomito, dolore addominale superiore e inferiore, eruttazione, pancreatite. Patologie epatobiliari. Non comune: epatite; raro: colestasi; molto raro: insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: orticaria, eruzioni cutanee, prurito, alopecia; raro: edema angioneurotico, dermatite bollose inclusi eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mialgia, artralgia, dolore alle estremita', spasmi muscolari, gonfiore alle articolazioni, mal di schiena. Non comune: dolore al collo, affaticamento muscolare; raro: miopatia, miosite, rabdomiolisi, lacerazione muscolare, tendinopatia a volte complicata da rottura dei tendini; molto raro: sindrome lupus simile; non nota: miopatia necrotizzante immuno-mediata. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: malessere, astenia, dolore toracico, edema periferico, affaticamento, piressia. Esami diagnostici. Comune: alterazione nei test per la funzionalita' epatica, aumento della creatinfosfochinasi nel sangue; non comune: presenza di globuli bianchi nelle urine. Come con altri inibitori della HMG-CoA riduttasi, in pazienti trattati con atorvastatina sono stati segnalati aumenti delle transaminasi sieriche. Questi aumenti sono stati di solito lievi e transitori e non hanno richiesto la sospensione del trattamento. Aumenti clinicamente importanti (> 3 volte il limite normale superiore) delle transaminasi sieriche sono stati osservati nello 0,8% dei pazienti trattati con atorvastatina. Questi aumenti sono risultati dose-dipendenti e reversibili in tutti i pazienti. Negli studi clinici sono stati osservati livelli elevati di creatinfosfochinasi (CPK) oltre 3 volte il limite normale superiore nel 2,5% dei pazienti trattati con atorvastatina, in modo simile ad altri inibitori della HMG CoA riduttasi. Nello 0,4% dei pazienti trattati con atorvastatina sono stati osservati livelli oltre 10 volte il limite superiore della norma. Popolazione pediatrica. I pazienti pediatrici di eta' compresa tra 10 e 17 anni trattati con atorvastatina avevano un profilo di eventi avversi generalmente simile a quello dei pazienti trattati con placebo, gli eventi avversi piu' comunemente osservati in entrambi i gruppi, indipendentemente dalla valutazione di causalita', sono state infezioni. In uno studio di 3 anni basato sulla valutazione della maturazione e dello sviluppo complessivi, sulla valutazione della scala Tanner e sulla misurazione dell'altezza e del peso, non e' stato osservato nessun effetto clinicamente significativo sulla crescita e sulla maturazione sessuale. Il profilo di sicurezza e tollerabilita' nei pazienti pediatrici era simile al profilo di sicurezza noto di atorvastatina nei pazienti adulti. Il database di sicurezza clinica include dati di sicurezza per 520 pazienti pediatrici trattati con atorvastatina, tra cui 7 pazienti di eta' < 6 anni, 121 pazienti di eta' compresa tra 6 e 9 e 392 pazienti di eta' compresa tra 10 e 17 anni. Sulla base dei dati disponibili, la frequenza, il tipo e la gravita' delle reazioni avverse nei bambini sono simili agli adulti. I seguenti effetti avversi sono stati riportati con alcune statine: disfunzione sessuale; depressione; casi eccezionali di malattia polmonare interstiziale, specialmente nella terapia a lungo termine. Diabete mellito: la frequenza dipende dalla presenza o assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno >= 5,6 mmol/L, BMI > 30kg/m^2, livelli elevati di trigliceridi, storia di ipertensione). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. avversa.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Donne in eta' fertile. Le donne in eta' fertile devono impiegare idonee misure contraccettive durante il trattamento. Gravidanza. Il medicinale e' controindicato in gravidanza. La sicurezza in gravidanza non e' stata stabilita. Non sono stati eseguiti studi clinici controllati con atorvastatina in gravidanza. Sono stati riferiti rari casi di anomalie congenite in seguito ad esposizione intrauterina a inibitori della HMG-CoA riduttasi. Gli studi sull'animale hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il trattamento della madre con atorvastatina puo' ridurre i livelli fetali di mevalonato che e' un precursore della biosintesi del colesterolo. L'aterosclerosi e' un processo cronico, e l'interruzione normale di medicinali antilipidici durante la gravidanza dovrebbe avere scarso impatto sui rischi a lungo termine associati all'ipercolesterolemia primaria. Per queste ragioni, il medicinale non deve essere utilizzata in donne in gravidanza, che cercano una gravidanza o che sospettano una gravidanza. Il trattamento con il medicinale deve essere sospeso per tutta la durata della gravidanza o fino a che non sia stato stabilito che la donna non e' in gravidanza. Allattamento. Non e' noto se l'atorvastatina o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno. Nel ratto le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina e dei suoi metaboliti attivi sono simili a quelle riscontrate nel latte materno. A causa delle possibili reazioni avverse gravi, le donne che assumono il meidicinale non devono allattare. Atorvastatina e' controindicata durante l'allattamento. Fertilita'. Negli studi nell'animale atorvastatina non ha avuto alcun effetto sulla fertilita' maschile o femminile.
INDICAZIONI
Ipercolesterolemia. Il medicinale e' indicato in aggiunta alla dieta per ridurre i livelli elevati di colesterolo totale, LDL-colesterolo, apolipoproteina B, e trigliceridi in pazienti adulti, adolescenti e bambini di eta' superiore ai 10 anni con ipercolesterolemia primaria inclusa ipercolesterolemia familiare (variante eterozigote), ipercolesterolemia poligenica o iperlipemia mista (corrispondente ai Tipi IIa e IIb della classificazione di Fredrickson) quando la risposta alla dieta e ad altre misure non farmacologiche e' inadeguata. Il farmaco e' anche indicato per ridurre il colesterolo totale e il colesterolo LDL in soggetti adulti con ipercolesterolemia familiare omozigote in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (ad esempio, LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono disponibili. Prevenzione di una malattia cardiovascolare. La prevenzione degli eventi cardiovascolari in pazienti adulti ad alto rischio per un primo evento cardiovascolare, in aggiunta alla correzione di altri fattori di rischio.
INTERAZIONI
Benche' siano stati riferiti solo pochi casi rari di interazioni anticoagulanti clinicamente significative, si deve determinare il tempo di protrombina prima di iniziare l'atorvastatina nei pazienti che assumono anticoagulanti cumarinici e ad intervelli abbastanza frequenti all'inizio della terapia per assicurare che non vi siano significative alterazioni nel tempo di protrombina. Una volta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati agli intervalli solitamente raccomandati nei pazienti che assumono anticoagulanti cumarinici. Se la dose di atorvastatina viene modificata o interrotta, deve essere ripetuta la stessa procedura. La terapia con atorvastatina non e' stata associata a sanguinamento o a modificazioni nel tempo di protrombina in pazienti che non assumono anticoagulanti. Popolazione pediatrica. Gli studi di interazione farmaco- farmaco sono stati eseguiti solo negli adulti. L'entita' delle interazioni nella popolazione pediatrica non e' nota. Effetti dei medicinali co-somministrati sulla farmacocinetica di atorvastatina. Glecaprevir 400 mg od/ pibrentasvir 120 mg od, 7 giorni; dose: 10 mg od per 7 giorni; rapporto dell'auc: 8,3; la co-somministrazione con prodotti contenenti glecaprevir o pibrentasvir è controindicata.tipranavir 500 mg bid /ritonavir 200 mg bid, 8 giorni (giorni da 14 a 21); dose: 40 mg al giorno 1, 10 mg al giorno 20; rapporto dell'auc: 9,4; telaprevir 750 mg q8h, 10 giorni; dose: 20 mg, sd; rapporto dell'auc: 7,9; ciclosporina 5.2 mg/kg/die, dose stabile; dose: 10 mg od per 28 giorni; rapporto dell'auc: 8,7; nei casi in cui è necessaria la somministrazione concomitante con atorvastatina, non superare 10 mg di atorvastatina al giorno. Si raccomanda il monitoraggio clinico di questi pazienti. Lopinavir 400 mg bid/ ritonavir 100 mg bid, 14 giorni; dose: 20 mg od per 4 giorni; rapporto dell'auc: 5,9; claritromicina 500 mg bid, 9 giorni; dose: 80 mg od per 8 giorni; rapporto dell'auc: 4,5; nei casi in cui è necessaria la somministrazione concomitante con atorvastatina, si raccomandano dosi di mantenimento di atorvastatina più basse. Alle dosi di atorvastatina che superano i 20 mg, si raccomanda il monitoraggio clinico di questi pazienti. Saquinavir 400 mg bid / ritonavir (300 mg bid dai giorni 5-7, aumentato a 400 mg bid al giorno 8), giorni 4-18, 30 min dopo la dose di atorvastatina; dose: 40 mg od per 4 giorni; rapporto dell'auc: 3,9; darunavir 300 mg bid / ritonavir 100 mg bid, 9 giorni; dose: 10 mg od per 4 giorni; rapporto dell'auc: 3,4; itraconazolo 200 mg od, 4 giorni; dose: 40 mg sd; rapporto dell'auc: 3,3; fosamprenavir 700 mg bid / ritonavir 100 mg bid, 14 giorni; dose: 10 mg od per 4 giorni; rapporto dell'auc: 2,5; fosamprenavir 1400 mg bid, 14 giorni; dose: 10 mg od per 4 giorni; rapporto dell'auc: 2,3; nei casi in cui è necessaria la somministrazione concomitante con atorvastatina, si raccomandano dosi di mantenimento di atorvastatina più basse. Alle dosi di atorvastatina che superano i 40 mg, si raccomanda il monitoraggio clinico di questi pazienti. Nelfinavir 1250 mg bid, 14 giorni; dose: 10 mg od per 28 giorni; rapporto dell'auc: 1,74; nessuna raccomandazione specifica.succo di pompelmo, 240 ml od; dose: 40 mg, sd; rapporto dell'auc: 1,37; l'assunzione concomitante di grandi quantità di succo di pompelmo e atorvastatina non è raccomandata. Diltiazem 240 mg od, 28 giorni; dose: 40 mg, sd; rapporto dell'auc: 1,51; dopo l'inizio o in seguito ad aggiustamenti di dose di diltiazem, si raccomanda l'appropriato monitoraggio clinico di questi pazienti. Eritromicina 500 mg qid, 7 giorni; dose: 10 mg, sd; rapporto dell'auc: 1,33; si raccomanda la dose massima più bassa e il monitoraggio di questi pazienti. Amlodipina 10 mg, dose singola; dose: 80 mg, sd; rapporto dell'auc: 1,18; nessuna raccomandazione specifica. Cimetidina 300 mg qid, 2 settimane; dose: 10 mg od per 2 settimane; rapporto dell'auc: 1,00; nessuna raccomandazione specifica. Colestipolo 10 g bid,24 settimane; dose: 40 mg od per 8 settimane; rapporto dell'auc: 0,74; nessuna raccomandazione specifica. Sospensione antiacido di idrossido di magnesio e idrossido di alluminio, 30 ml qid, 17 giorni; dose: 10 mg od per 15 giorni; rapporto dell'auc: 0,66; nessuna raccomandazione specifica. Efavirenz 600 mg od, 14 giorni; dose: 10 mg per 3 giorni; rapporto dell'auc: 0,59; nessuna raccomandazione specifica. Rifampicina 600 mg od, 7 giorni (somministrazione concomitante); dose: 40 mg sd; rapporto dell'auc: 1,12; rifampicina 600 mg od, 5 giorni (dosi separate); dose: 40 mg sd; rapporto dell'auc: 0,20; se la somministrazione concomitante non può essere evitata, si raccomanda la somministrazione concomitante di atorvastatina con rifampicina, con monitoraggio clinico. Gemfibrozil 600 mg bid, 7 giorni; dose: 40 mg sd; rapporto dell'auc: 1,35; si raccomanda la dose iniziale più bassa e il monitoraggio di questi pazienti. Fenofibrato 160 mg od, 7 giorni; dose: 40 mg sd; rapporto dell'auc: 1,03; si raccomanda la dose iniziale più bassa e il monitoraggio di questi pazienti. Boceprevir 800 mg tid, 7 giorni; dose: 40 mg sd; rapporto dell'auc: 2,3; si raccomanda la dose iniziale più bassa e il monitoraggio clinico di questi pazienti. La dose di atorvastatina non deve superare una dose giornaliera di 20 mg durante la co-somministrazione con boceprevir. Elbasvir 50 mg od/ grazoprevir 200 mg od, 13 giorni; dose: 10 mg sd; rapporto dell'auc: 1,95; la dose di atorvastatina non deve superare una dose giornaliera di 20 mg durante la co-somministrazione conprodotti contenentielbasvir o grazoprevir. Effetto di atorvastatina sulla farmacocinetica dei medicinali co-somministrati. Atorvastatina: 80 mg od per 10 giorni; digossina 0,25 mg od, 20 giorni; rapporto dell' auc: 1,15; i pazienti che assumono digossina devono essere adeguatamente monitorati. Atorvastatina: 40 mg od per 22 giorni, contraccettivi orali od, 2 mesi. Noretindrone 1 mg; rapporto dell' auc: 1,28; etinil estradiolo 35 mcg; rapporto dell' auc: 1,19; nessuna raccomandazione specifica. Atorvastatina: 80 mg od per 15 giorni; fenazone, 600 mg sd; rapporto dell' auc: 1,03; nessuna raccomandazione specifica. Atorvastatina: 10 mg, sd; tipranavir 500 mg bid/ritonavir 200 mg bid, 7 giorni; rapporto dell' auc: 1,08; nessuna raccomandazione specifica. Atorvastatina: 10 mg, od per 4 giorni; fosamprenavir 1400 mg bid, 14 giorni; rapporto dell' auc: 0,73; nessuna raccomandazione specifica. Atorvastatina: 10 mg od per 4 giorni; fosamprenavir 700 mg bid/ritonavir 100 mg bid, 14 giorni; rapporto dell' auc: 0,99; nessuna raccomandazione specifica.
POSOLOGIA
Posologia. Il paziente deve essere posto a dieta standard ipolipidica prima di ricevere il medicinale e deve continuare la dieta durante il trattamento con il farmaco. Il dosaggio deve essere personalizzato tenendo conto dei livelli basali di colesterolo LDL, dell'obiettivo della terapia e della risposta del paziente. La dose iniziale abituale e' 10 mg una volta al giorno. Aggiustamenti del dosaggio devono essere fatti ad intervalli di 4 settimane o piu'. La dose massima e' 80 mg una volta al giorno. Ipercolesterolemia primaria e Iperlipemia mista. La maggioranza dei pazienti e' controllata con 10 mg di Atoris una volta al giorno. Entro due settimane si osserva una risposta terapeutica e la massima risposta terapeutica e' raggiunta solitamente entro 4 settimane. La risposta si mantiene nel corso del trattamento a lungo termine. Ipercolesterolemia familiare eterozigote. I pazienti devono iniziare con il medicinale da 10 mg al giorno. Il dosaggio deve essere personalizzato e aggiustato ogni 4 settimane fino a 40 mg al giorno. Successivamente, il dosaggio puo' essere aumentato fino a un massimo di 80 mg al giorno oppure puo' essere somministrato un sequestrante di acidi biliari insieme con 40 mg di atorvastatina una volta al giorno. Ipercolesterolemia familiare omozigote. Sono disponibili solo dati limitati. Il dosaggio di atorvastatina in pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote e' compreso tra 10 e 80 mg/die. In questi pazienti atorvastatina deve essere impiegato in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono disponibili. Prevenzione della malattia cardiovascolare: Negli studi di prevenzione primaria e' stata impiegata la dose di 10 mg/die. Per ottenere i livelli di colesterolo (LDL) previsti dalle attuali linee guida, possono essere necessarie dosi piu' elevate. Insufficienza renale. Non e' richiesto alcun aggiustamento della dose. Compromissione epatica. Il medicinale deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione epatica. Il farmaco e' controindicato in pazienti con malattia epatica in fase attiva. Anziani. L'efficacia e la sicurezza nei pazienti di oltre 70 anni trattati con le dosi raccomandate sono simili a quelle osservate nella popolazione in generale. Uso in pediatria. Ipercolesterolemia. L'uso in pediatria deve essere riservato agli specialisti del trattamento dell'iperlipidemia e i pazienti devono essere esaminati regolarmente per valutarne i progressi. Per i pazienti con ipercolesterolemia familiare eterozigote di eta' pari o superiore a 10 anni, la dose iniziale raccomandata di atorvastatina e' di 10 mg al giorno. La dose puo' essere aumentata a 80 mg al giorno, in base alla risposta e alla tollerabilita'. Le dosi devono essere individualizzate in base all'obiettivo raccomandato della terapia. Gli adattamenti dovrebbero essere effettuati ad intervalli di 4 settimane o piu'. La titolazione della dose a 80 mg al giorno e' supportata dai dati dello studio negli adulti e da dati clinici limitati da studi su bambini con ipercolesterolemia familiare eterozigote. Esistono dati limitati sulla sicurezza e sull'efficacia disponibili nei bambini con ipercolesterolemia familiare eterozigote tra 6 e 10 anni di eta' derivati da studi in aperto. L'atorvastatina non e' indicata nel trattamento di pazienti di eta' inferiore a 10 anni; ma non e' possibile formulare raccomandazioni sulla posologia. Per questa popolazione possono essere appropriate altre forme/dosaggi farmaceutici. Somministrazione contemporanea con altri medicinali. Nei pazienti che assumono agenti antivirali antiepatite C elbasvir/grazoprevir in concomitanza con atorvastatina, la dose di atorvastatina non deve superare 20 mg / die. Modo di somministrazione. Il medicinale viene somministrato per via orale. Ciascuna dose giornaliera deve essere somministrata in dose singola e puo' essere somministrata in qualunque ora del giorno con o senza cibo.
PRINCIPI ATTIVI
10 mg compresse rivestite con film. Ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg atorvastatina come atorvastatina-calcio. 20 mg compresse rivestite con film. Ogni compressa rivestita con film contiene 20 mg atorvastatina come atorvastatina-calcio. 40 mg compresse rivestite con film. Ogni compressa rivestita con film contiene 40 mg atorvastatina come atorvastatina-calcio.

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