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AVVERTENZE
Nel tessuto osseo in via di formazione, le tetracicline possono dare luogo ad un complesso stabile di calcio senza che peraltro siano stati riportati nell'uomo particolari effetti dannosi. Reazioni di fotosensibilizzazione possono manifestarsi in corso di trattamento in soggetti predisposti; e' opportuno tenere presente questa eventualita' ed interrompere il trattamento non appena compare eritema cutaneo. In soggetti con presenza di insufficienza renale, anche dosi normali delle tetracicline possono dare luogo ad accumulo in circolo con possibili danni epatici; in questi casi e' necessario adattare la posologia al grado di funzionalita' renale, ricorrendo, se del caso, a controlli dei livelli ematici (che non dovrebbero mai superare 15 mcg/ml) e della funzionalita' epatica. Inoltre e' da tenere presente che le tetracicline esplicano un'azione antianabolica che puo' aggravare stati di insufficienza renale. Per evitare irritazioni esofagee, assumere il prodotto con un'adeguata quantita' d'acqua. L'uso del prodotto puo' occasionalmente dare luogo a superinfezioni da organismi insensibili. Tenuto conto della possibilita' di germi resistenti quando non e' sicura la nozione di sensibilita' del germe stesso verso l'antibiotico e' necessario procedere ad opportuni tests batteriologici. Le tetracicline non rappresentano farmaci di prima scelta nelle infezioni da Stafilococchi o in quelle delle prime vie aeree (faringotonsilliti, ecc.) da Streptococco beta emolitico A. Le tetracicline degradate (scadute) possono produrre poliuria, glicosuria, aminociduria, proteinuria. L'invecchiamento in ambiente caldo umido puo' favorire la formazione di derivati tetraciclinici nefrotossici. Popolazione pediatrica: l'uso delle tetracicline durante il periodo della formazione dei denti (seconda meta' della gravidanza, periodo neonatale e prima infanzia) puo' causare pigmentazione dentaria permanente (giallo- bruna); cio' si verifica soprattutto in seguito all'uso protratto di questi antibiotici ma e' stato osservato anche dopo periodi di trattamento brevi ma ripetuti. Nel periodo neonatale e nell'infanzia (fino a 12 anni) il medicinale va somministrato solo nei casi di effettiva necessita' sotto diretto controllo del medico. Come altri antibiotici, il trattamento con tetracicline puo' dar luogo a superinfezioni da agenti batterici resistenti o da miceti. E' da tenere presente la possibilita' di enterocoliti da Stafilococchi resistenti o da Clostridium diffi'cile. Nel trattamento delle infezioni gonococciche va posta attenzione al rischio di mascherare le manifestazioni di una sifilide consistente: e' opportuno, in questi casi, effettuare i controlli sierologici per almeno 4 mesi. Dato che le tetracicline possono deprimere l'attivita' protrombinica, si puo' rendere necessario un adeguamento dei dosaggi degli anticoagulanti che vanno eventualmente usati durante la somministrazione delle tetracicline. Cicli di trattamento a lungo termine richiedono periodici controlli della crasi ematica e della funzionalita' epatica e renale. Se le tetracicline vengono impiegate nelle infezioni da Streptococco beta emolitico del gruppo A il trattamento deve durare non meno di dieci giorni.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Tetracicline.
CONSERVAZIONE
Non sono previste speciali precauzioni per la conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
DENOMINAZIONE
AMBRAMICINA 250 MG CAPSULE RIGIDE
ECCIPIENTI
Magnesio stearato; amido di mais; titanio biossido; indigotina; gelatina.
EFFETTI INDESIDERATI
In corso di trattamento con tetracicline possono manifestarsi alcuni fra i seguenti effetti indesiderati. Patologie gastrointestinali: anoressia, nausea, vomito, diarrea, glossite e altre mucositi cutanee. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eruzioni di tipo eritematoso o maculopapulare; ipersensibilita'. Disturbi del sistema immunitario: eruzioni orticarioidi, porpora anafi'lattoide, edema angioneurotico. Patologie del sistema linfopoietico: rarissimi casi di anemia emolitica, neutropenia, trombocitopenia ed eosinofilia Popolazione pediatrica: l'uso delle tetracicline nel periodo neonatale e nell'infanzia fino a 12 anni puo' causare colorazione dentaria permanente (giallo-bruna); cio' si verifica soprattutto in seguito all'uso prolungato (di almeno 1 mese) di questi antibiotici ma e' stato osservato anche dopo periodi di trattamento brevi ma ripetuti. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Nelle donne in stato di gravidanza e durante l'allattamento il prodotto va somministrato solo nei casi di effettiva necessita'.
INDICAZIONI
Infezioni da microrganismi sensibili alla tetraciclina ed in particolare: polmoniti e broncopolmoniti batteriche; infezioni acute e riacutizzate dell'apparato urogenitale; infezioni chirurgiche (infezioni dei tessuti molli, osteomieliti); infezioni acute e subacute del tratto intestinale, dissenterie batteriche ed amebiche, sindromi dissenteriformi dell'adulto e del bambino; endocarditi acute e subacute; meningite cerebrospinale epidemica e meningiti purulente in genere; brucellosi; rickettsiosi; in otorinolaringologia (tonsilliti, otiti, sinusiti, mastoiditi); in oculistica (congiuntiviti, blefariti, tracoma); in ginecologia (annessiti, metriti, cerviciti, vulvovaginiti); in dermatologia (foruncolosi, impetigini).
INTERAZIONI
E' opportuno evitare l'associazione con penicilline data la possibilita' di interferenze tra le rispettive attivita' antibatteriche. Preparati antiacidi con alluminio, calcio o magnesio, nonche' alimenti a base di latte o latticini riducono l'assorbimento orale delle tetracicline, per cui e' opportuno evitare assunzioni contemporanee.
POSOLOGIA
Adulti e adolescenti di eta' superiore ai 12 anni: si consiglia una dose orale giornaliera che varia fra 15 e 25 mg/Kg di peso corporeo; in casi di particolare gravita' il dosaggio puo' essere aumentato secondo il parere medico. In pratica, nell'adulto di peso medio, 4-6 capsule da mg 250 al giorno e quindi una capsula ogni 6-4 ore. La durata del trattamento e' in rapporto alla scomparsa della febbre ed al miglioramento dello stato generale. Cessato il periodo febbrile acuto e' consigliabile prolungare, riducendo eventualmente le dosi, la somministrazione dell'antibiotico ancora per alcuni giorni, al fine di evitare la possibilita' di ricadute. Nelle infezioni stafilococciche acute e nelle brucellosi e' bene protrarre piu' a lungo il trattamento (circa 2 settimane); nelle endocarditi batteriche subacute il trattamento dovra' essere ulteriormente prolungato (almeno 6 settimane). Popolazione pediatrica: nei bambini di eta' inferiore a 12 anni, questo medicinale va somministrato solo nei casi di effettiva necessita'. Questo vale soprattutto nel periodo neonatale e nell'infanzia, in quanto questo medicinale durante il periodo della formazione dei denti puo' causare colorazione dentaria permanente (giallo-bruna).
PRINCIPI ATTIVI
Tetraciclina cloridrato.