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AVVERTENZE
Attacchi di gotta acuti: il trattamento con allopurinolo non deve essere iniziato finche' un attacco acuto di gotta non sia terminato completamente, in quanto si potrebbero verificare nuovi attacchi. Nelle fasiiniziali del trattamento con allopurinolo, come con gli uricosurici,si potrebbe scatenare un attacco acuto di artrite gottosa. E' pertantoconsigliabile somministrare una profilassi con un adeguato agente antiinfiammatorio, o con colchicina, per almeno un mese. Consultare la letteratura per maggiori dettagli sulla dose adeguata, le precauzioni ele avvertenze. Qualora gli attacchi acuti si sviluppino nei pazienti durante la terapia con allopurinolo, il trattamento deve essere continuato alla stessa dose, mentre l'attacco acuto deve essere trattato conun adeguato agente antiinfiammatorio. L'allopurinolo non deve essere prescritto ai pazienti trattati con azatioprina o 6-mercaptopurina, a meno che la dose di tali farmaci non venga ridotta a un quarto della dose prescritta precedentemente (vedere paragrafo 4.5). Danno renale o compromissione epatica: i pazienti con danno renale o compromissione epatica devono assumere dosi ridotte (vedere paragrafo 4.2). I pazientiin terapia per ipertensione o insufficienza cardiaca, per esempio condiuretici o ACE inibitori, possono presentare un danneggiamento concomitante della funzionalita' renale. In questi pazienti l'allopurinolo deve essere impiegato con cautela. Generalmente, l'iperuricemia asintomatica, di per se' , non e' considerata un'indicazione per l'uso di allopurinolo. Tale condizione puo' essere corretta attraverso modifiche all'apporto di liquidi o misure dietetiche, unitamente al trattamento della condizione di base. Deposito di xantine: in condizioni in cui lavelocita' di formazione di urati risulti notevolmente aumentata (per es. patologie maligne e relativi trattamenti, sindrome Lesch-Nyhan), laconcentrazione assoluta di xantine nelle urine potrebbe, in rari casi, aumentare in modo sufficiente per consentire il deposito nel trattourinario. Questo rischio puo' essere ridotto mediante un'adeguata idratazione al fine di ottenere una diluizione ottimale delle urine. Ristagno di calcoli renali di acido urico : una terapia adeguata con allopurinolo induce la dissoluzione di grossi calcoli di acido urico nella pelvi renale, con una possibilita' remota di ristagno nell'uretere. Neltrattamento della gotta renale e dei calcoli di acido urico, il volume di urina prodotto dovrebbe essere di almeno 2 litri al giorno e il pH urinario deve rientrare in un intervallo compreso fra 6,4 e 6,8. Sindrome da ipersensibilita', sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN): le reazioni da ipersensibilita' all'allopurinolo possono manifestarsi in modi molto diversi, comprendendo l'esantema maculo-papulare, la sindrome da ipersensibilita' (nota anche comeDRESS), la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN). Queste reazioni sono diagnosi cliniche; la loro comparsa costituisce la base per la decisione clinica. Se tali reazioni siverificano in qualunque momento durante il trattamento, l'allopurinolodeve essere sospeso immediatamente. La ri-somministrazione (re-challenge) non deve essere intrapresa in pazienti con sindrome di ipersensibilita' e SJS/TEN. I corticosteroidi possono essere utili per superarele reazioni cutanee da ipersensibilita'. (vedere paragrafo 4.8 - Disturbi del sistema immunitario e Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo). Danno renale cronico: il danno renale cronico e l'uso concomitante di diuretici, specialmente diuretici tiazidici, possono aumentare il rischio di sviluppare reazioni di ipersensibilita', comprese SJS/TEN associate con allopurinolo. e' richiesta una vigilanza aggiuntivaper i segni di sindrome da ipersensibilita', o SJS/TEN, ed il paziente deve essere informato della necessita' di interrompere immediatamente e in modo permanente il trattamento alla prima comparsa dei sintomi(vedere paragrafo 4.8). Allele HLA-B*5801: e' stato dimostrato che l'allele HLA-B*5801 e' associato al rischio di sviluppare la sindrome daipersensibilita' correlata all'allopurinolo e la SJS/TEN. La frequenzadell'allele HLA-B*5801 varia ampiamente tra le varie etnie: fino al 20% nella popolazione cinese Han, 8-15% nella popolazione tailandese, circa il 12% nella popolazione coreana e 1-2% nei soggetti di origine giapponese o europea. Lo screening di HLA-B*5801 deve essere preso in considerazione prima di iniziare il trattamento con allopurinolo in sottogruppi di pazienti in cui la prevalenza di questo allele sia nota per essere alta. La malattia renale cronica puo' aumentare ancora di piu' il rischio in questi pazienti. Nel caso in cui non sia disponibile alcuna genotipizzazione HLA-B*5801 per i pazienti con discendenza cinese Han, tailandese o coreana, i benefici devono essere attentamente valutati e i possibili maggiori rischi devono essere tenuti in considerazione prima di iniziare la terapia. L'uso della genotipizzazione non e'stato stabilito in altre popolazioni di pazienti. Se il paziente e' un portatore noto di HLA-B*5801 (soprattutto in coloro che sono di origine cinese Han, tailandese o coreana), allopurinolo non deve essere iniziato salvo che non vi siano altre opzioni terapeutiche ragionevoli esi ritenga che i benefici superino i rischi. e' richiesta una vigilanza aggiuntiva per i segni di sindrome da ipersensibilita', o SJS/TEN,ed il paziente deve essere informato della necessita' di interrompereimmediatamente il trattamento alla prima comparsa dei sintomi (vedereparagrafo 4.8). SJS/TEN si puo' verificare anche nei pazienti negativia HLA-B*5801, indipendentemente dalla loro origine etnica. Disturbi della tiroide: aumento dei valori di TSH (>5.5 mcIU / mL) e' stato osservato in pazienti in trattamento a lungo termine con allopurinolo (5,8%) in uno studio di estensione in aperto a lungo termine. E' richiestacautela quando allopurinolo e' usato in pazienti con alterazione della funzione tiroidea. Eccipienti. Lattosio: i pazienti affetti da rariproblemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale dilattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Sodio: questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe' essenzialmente "senza sodio".
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Preparati inibenti la produzione di acido urico.
CONSERVAZIONE
Blister trasparente PVC/PVdC/Alluminio: questo medicinale non richiedealcuna condizione particolare di conservazione. Flacone in HDPE: conservare nella confezione originale. Tenere il flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dalla luce.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
DENOMINAZIONE
ALLOPURINOLO TEVA ITALIA COMPRESSE
ECCIPIENTI
Lattosio monoidrato, silice colloidale anidra, amido di mais, cellulosa in polvere, carbossimetilamido sodico (di tipo A), sodio laurilsolfato, povidone K30, magnesio stearato (E470b).
EFFETTI INDESIDERATI
Per questo prodotto non e' disponibile una documentazione clinica aggiornata che possa essere impiegata come supporto per determinare la frequenza degli effetti indesiderati. L'incidenza degli effetti indesiderati puo' variare a seconda della dose somministrata e se il farmaco viene somministrato in associazione con altri agenti terapeutici. Le categorie di frequenza assegnate alle reazioni avverse al farmaco riportate di seguito sono delle stime: per la maggior parte delle reazioni non sono disponibili dati idonei per il calcolo dell'incidenza. Le reazioni avverse al farmaco individuate attraverso la sorveglianza post-marketing sono state considerate rare o molto rare. Sono state adottate le seguenti convenzioni per la classificazione della frequenza: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). L'incidenza delle reazioni avverse e' maggiore in presenza di patologierenali e/o epatiche. Sintesi in forma di elenco delle reazioni avverse. Infezioni ed infestazioni. Molto raro: foruncolosi. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: agranulocitosi^1, trombocitopenia^1, anemia aplastica^1, leucopenia, leucocitosi, eosinofilia, aplasia specifica della serie rossa. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni da ipersensibilita'^2; molto raro: linfadenopatia, angioimmunoblastica^3, reazione anafilattica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: diabete mellito, iperlipidemia. Disturbi psichiatrici. Molto raro: depressione. Patologie del sistema nervoso. Molto raro: coma, paralisi, atassia, neuropatia periferica, parestesia,sonnolenza, cefalea, perversione del gusto. Patologie dell'occhio. Molto raro: cataratta, disturbi della vista, alterazioni maculari. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Molto raro: vertigine. Patologie cardiache. Molto raro: angina, bradicardia. Patologie vascolari. Molto raro: ipertensione; patologie gastrointestinali. Non comune: dolore epigastrico, vomito^4, nausea^4, diarrea; molto raro: ematemesi ricorrente, steatorrea, stomatite, modificazioni delle abitudini intestinali. Patologie epatobiliari. Non comune: aumenti asintomatici nei test di funzionalita' epatica^5; raro: epatite (compresa necrosi epatica ed epatite granulomatosa)^5. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.Comune: eruzione cutanea; raro: sindrome di steven-johnson / necrolisi epidermica tossica^6; molto raro: angioedema^7, eruzione fissa da farmaci, alopecia, scolorimento dei capelli. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: dolore muscolare.Patologie renali e urinarie. Raro: urolitiasi; molto raro: ematuria, uremia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto raro: infertilita' maschile, disfunzione erettile, ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto raro: edema, malessere generale, astenia, febbre^8. Esami diagnostici. Comune: aumento dell'ormone tireotropo^9. ^1 Sono state ricevute segnalazioni molto rare di trombocitopenia, agranulocitosi ed anemia aplastica, in particolare in individui con funzione renale e/o epatica compromessa, rafforzando la necessita' di cura particolare in questo gruppo di pazienti. ^2 Reazioni gravi di ipersensibilita', comprese reazioni cutanee associate a esfoliazione, febbre, linfadenopatia, artralgia e/o eosinofilia, compresa la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica, si verificano raramente (vedere Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo). Vasculiti associate a risposte tissutali possono manifestarsi in diversi modi, compresi epatite, dannorenale, colangite acuta, calcoli di xantina e, molto raramente, crisiconvulsive. Sono stati riportati casi molto rari di shock anafilattico. Se si verificano tali reazioni, in qualsiasi momento nel corso del trattamento, sospendere immediatamente e in modo permanente la terapiacon allopurinolo. I corticosteroidi possono essere di aiuto nel rispondere alle reazioni di ipersensibilita' cutanea. Un disturbo da ipersensibilita' multi-organo ritardata (nota come sindrome da ipersensibilita' o DRESS) con febbre, rash, vasculite, linfoadenopatia, pseudo-linfoma, artralgia, leucopenia, eosinofilia, epatosplenomegalia, test di funzionalita' epatica alterati e sindrome da scomparsa dei dotti biliariintraepatici (distruzione e scomparsa dei dotti biliari intraepatici)si manifesta in varie combinazioni. Anche altri organi possono esserecoinvolti (es. fegato, polmoni, reni, pancreas, miocardio e colon). Se tali reazioni si verificano in qualunque momento durante il trattamento, allopurinolo deve essere interrotto immediatamente e in modo permanente.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non vi sono evidenze sufficienti sulla sicurezza dell'allopurinolo in gravidanza. Gli studi condotti sulla tossicita' riproduttiva negli animali hanno prodotto risultati contrastanti (vedere paragrafo 5.3). L'allopurinolo deve essere usato nel corso della gravidanza solo se non esistono alternative piu' sicure e qualora la malattia stessa comporti rischi per la madre o per il bambino. Allattamento: allopurinolo ed il suo metabolita oxipurinolo sono escreti nel latte materno. Sono state rilevate concentrazioni pari a 1,4 mg/litro di allopurinolo e 53,7 mg/litro di ossipurinolo nel latte materno di donne che assumevano allopurinolo in dosi di 300 mg/die. Tuttavia, non vi sono datidisponibili riguardo agli effetti dell'allopurinolo o dei suoi metaboliti sul lattante. Allopurinolo non e' raccomandato durante l'allattamento con latte materno. La decisione in merito alla sospensione dell'allattamento al seno o della sospensione/rinuncia alla terapia con allopurinolo deve tenere in considerazione i vantaggi dell'allattamento alseno per il bambino e i vantaggi della terapia per la donna.
INDICAZIONI
Allopurinolo e' indicato negli adulti, nei bambini e negli adolescenti. Adulti: tutte le forme di iperuricemia non controllabili mediante la dieta, fra cui iperuricemia secondaria di origine diversa e nelle complicanze cliniche di stati iperuricemici, gotta particolarmente evidente, nefropatia da urati e per la dissoluzione e prevenzione di calcoli di acido urico; gestione di calcoli misti di ossalato di calcio ricorrenti in concomitanza con iperuricemia, nel caso in cui modifiche all'apporto dei liquidi e misure dietetiche o simili non abbiano avuto successo. Bambini e adolescenti: iperuricemia secondaria di origine diversa; nefropatia da acido urico nel corso del trattamento della leucemia; disordini ereditari dovuti a deficit enzimatici, sindrome di Lesch-Nyhan (deficit parziale o totale della ipoxantina guanina fosforibosiltrasferasi) e deficit della adenina fosforibosil trasferasi.
INTERAZIONI
6-mercaptopurina e azatioprina: nella somministrazione concomitante con allopurinolo, la dose di 6-mercaptopurina o azatioprina deve essereridotta al 25% della dose normale. L'allopurinolo e' un inibitore della xantina ossidasi e neutralizza l'inattivazione metabolica dell'azatioprina e della 6-mercaptopurina. Le concentrazioni nel siero di questiprodotti medicinali possono raggiungere livelli tossici se non si interviene con riduzioni delle dosi. Vidarabina (adenina arabinoside): leevidenze indicano che l'emivita plasmatica della vidarabina aumenta in presenza di allopurinolo. Quando i due prodotti vengono utilizzati insieme, e' necessaria una vigilanza aggiuntiva per riconoscere gli effetti tossici aumentati. Salicilati e agenti uricosurici: l'ossipurinolo, il maggiore metabolita dell'allopurinolo e di per se' terapeuticamente attivo, viene escreto attraverso i reni in modo simile agli urati.Pertanto, i farmaci con attivita' uricosurica come probenecid, o dosielevate di salicilato, possono accelerare l'escrezione dell'ossipurinolo. Questo puo' ridurre l'attivita' terapeutica dell'allopurinolo, mala sua rilevanza deve essere valutata caso per caso. Clorpropamide: se l'allopurinolo viene somministrato in concomitanza con la clorpropamide in caso di ridotta funzionalita' renale, vi puo' essere un aumentodel rischio di prolungata attivita' ipoglicemica in quanto l'allopurinolo e la clorpropamide possono competere per l'escrezione nel tubulorenale. L'aggiustamento del dosaggio della clorpropamide puo' essere necessario durante il trattamento con l'allopurinolo. Anticoagulanti cumarinici: sono stati riportati rari casi di aumentato effetto di warfarin e altri anticoagulanti cumarinici quando co-somministrati con allopurinolo. Pertanto, tutti i pazienti che ricevono anticoagulanti devono essere monitorati attentamente. Fenitoina: l'allopurinolo puo' inibire l'ossidazione epatica della fenitoina, ma non e' stata dimostrata la rilevanza clinica. Teofillina: sono stati segnalati casi di inibizione del metabolismo della teofillina. Il meccanismo di interazione puo'essere spiegato con il fatto che la xantina ossidasi e' coinvolta nella biotrasformazione della teofillina nell'uomo. I livelli di teofillina devono essere monitorati nei pazienti che iniziano, o aumentano, laterapia con allopurinolo. Ampicillina/Amoxicillina: e' stato segnalato un aumento della frequenza di eruzioni cutanee in pazienti che assumono ampicillina, o amoxicillina, insieme all'allopurinolo rispetto aipazienti che non assumono entrambi i farmaci. La causa dell'associazione riportata non e' stata stabilita. Tuttavia, nei pazienti che assumono allopurinolo si raccomanda di utilizzare, ove disponibile, un'alternativa all'ampicillina o all'amoxicillina. Citostatici: con la somministrazione di allopurinolo e citostatici (ad es. ciclofosfamide, doxorubicina, bleomicina, procarbazina, alogenidi alchilici), si verifica discrasia ematica piu' frequentemente di quando questi principi attivi sono somministrati da soli. Pertanto, il monitoraggio della conta ematica deve essere eseguito ad intervalli regolari. Ciclosporina: i casi segnalati indicano che le concentrazioni plasmatiche di ciclosporina possono aumentare nel corso del trattamento concomitante con allopurinolo. La possibilita' di un aumento della tossicita' della ciclosporina deve essere presa in considerazione qualora i due farmaci vengano somministrati contemporaneamente. Didanosina: nei volontari sani e nei pazienti affetti da HIV che assumono didanosina, i valori C max e AUC di didanosina nel plasma sono risultati pressoche' raddoppiati in seguitoal trattamento concomitante con allopurinolo (300 mg al giorno), ma senza interferenze sull'emivita terminale. In generale, la somministrazione concomitante di questi 2 farmaci non e' raccomandata. Qualora l'uso concomitante fosse inevitabile, puo' essere necessario ridurre la dose di didanosina e i pazienti devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza. Diuretici: e' stata riportata un'interazione tra l'allopurinolo e la furosemide che si traduce in un aumento delle concentrazioni sieriche di urato e plasmatiche di oxipurinolo. E' stato riportato un aumento del rischio di ipersensibilita' quando l'allopurinolo e' somministrato con diuretici, in particolare tiazidi, specialmente in presenza di insufficienza renale. Inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE): con la somministrazione concomitante di allopurinolo e ACE inibitori, puo' aumentare il rischio di reazioni cutanee, in particolare nei casi di insufficienza renale cronica. Alluminio idrossido: se e' assunto contemporaneamente alluminio idrossido, allopurinolopuo' avere un effetto attenuato. Ci deve essere un intervallo di almeno 3 ore tra l'assunzione dei due medicinali.
POSOLOGIA
Posologia: per uso orale. Adulti: 2 - 10 mg/kg di peso corporeo/die oppure 100 - 200 mg al giorno in condizioni lievi, 300 - 600 mg al giorno in condizioni moderatamente gravi oppure 700 - 900 mg al giorno in condizioni gravi. L'allopurinolo deve essere introdotto a basse dosi, per es. 100 mg/die per ridurre il rischio di reazioni avverse, aumentandole solo se la risposta degli urati sierici non e' soddisfacente. Occorre adottare ulteriore cautela in caso di funzionalita' renale compromessa (vedere Raccomandazioni posologiche nei disturbi renali). Popolazione pediatrica (fino all'eta' di 15 anni): 10 - 20 mg/kg di peso corporeo/die fino a un massimo di 400 mg al giorno somministrati suddivisi in 3 dosi. L'uso nei bambini e' raramente indicato, ad eccezione dicondizioni maligne, in particolar modo nella leucemia e in certi disturbi enzimatici, per esempio nella sindrome di Lesch-Nyhan. Anziani: non vi sono raccomandazioni posologiche specifiche, si raccomanda la dose piu' bassa in grado di produrre una riduzione soddisfacente dell'urato. Vedere le raccomandazioni sulla dose al paragrafo Raccomandazioniposologiche nei disturbi renali (vedere anche il paragrafo 4.4). Raccomandazioni posologiche nei disturbi renali: l'allopurinolo e i suoi metaboliti sono escreti per via renale; pertanto, una funzionalita' renale compromessa puo' comportare ritenzione del farmaco e/o dei suoi metaboliti. Di conseguenza, l'emivita nel plasma potrebbe risultare prolungata. Il programma che segue potrebbe fungere da guida per la regolazione delle dosi in caso di danno renale. Clearance della creatinina: >20 ml/min; dose: dose normale. Clearance della creatinina: 10-20 ml/min; dose: 100-200 mg / die. Clearance della creatinina: <10 ml/min; dose: 100 mg/die o intervalli di dose piu' prolungati. In presenza di funzionalita' renale compromessa si dovra' prestare attenzione, iniziandoil trattamento con una dose massima di 100 mg/die e aumentandola solose i valori dei livelli sierici e/o urinari non si riducono adeguatamente. In caso di grave insufficienza renale, puo' essere consigliabileusare meno di 100 mg/die o usare dosi singole di 100 mg ad intervallimaggiori di un giorno. Se e' disponibile un monitoraggio della concentrazione di ossipurinolo nel plasma, la dose deve essere regolata permantenere i livelli plasmatici di ossipurinolo al di sotto di 100 micromoli/litro (15,2 microgrammi/ml). Raccomandazioni posologiche nella dialisi renale: l'allopurinolo e i suoi metaboliti vengono rimossi attraverso la dialisi renale. Se e' necessaria la dialisi per due o tre volte a settimana, si dovra' prendere in considerazione uno schema posologico alternativo pari a 300-400 mg di allopurinolo immediatamente dopo ogni dialisi, sospendendolo nell'intervallo. Posologia in caso di compromissione epatica: i pazienti con compromissione epatica devono assumere dosi ridotte. Si raccomanda di eseguire esami periodici della funzionalita' epatica nelle prime fasi della terapia. Trattamento di condizioni di elevato ricambio dell'urato, per es. neoplasie, sindrome diLesch-Nyhan: prima di cominciare la terapia citotossica, e' consigliabile utilizzare l'allopurinolo per correggere l'iperuricemia e/o l'iperuricosuria esistenti. E' importante assicurare un'adeguata idratazione per mantenere la diuresi ottimale e tentare l'alcalinizzazione delleurine al fine di aumentare la solubilita' dell'urato/acido urico urinario. Le dosi di allopurinolo devono essere le piu' basse. Se la funzionalita' renale e' stata compromessa da nefropatia da urati o da altrapatologia, seguire i consigli riportati nel paragrafo Raccomandazioniposologiche nei disturbi renali. Queste precauzioni possono ridurre il rischio di deposito di xantina e/o ossipurinolo e la conseguente complicazione della situazione clinica. (vedere paragrafi 4.5 e 4.8) Consigli per il monitoraggio: la dose deve essere regolata monitorando a intervalli adeguati le concentrazioni di urati nel siero e i livelli diurato/acido urico urinario. Modo di somministrazione: l'allopurinolopuo' essere assunto una volta al giorno per via orale. Al fine di aumentare la tollerabilita' a livello gastrointestinale, si consiglia diassumerlo dopo un pasto. Se la dose giornaliera supera i 300 mg e vi e' evidente intolleranza gastrointestinale, puo' essere opportuno suddividere le somministrazioni.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 100 o 300 mg di allopurinolo. Eccipienti con effetti noti. 100 mg: ogni compressa contiene lattosio monoidrato equivalente a 57 mg di lattosio. 300 mg: ogni compressa contiene lattosio monoidrato equivalente a 171 mg di lattosio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.