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ALLOPURINOLO MOLT*30CPR 300MG

ALLOPURINOLO MOLT*30CPR 300MG

MOLTENI & C. F.LLI ALITTI SpA
minsan: 022441048
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AVVERTENZE
Il trattamento con Allopurinolo Molteni deve essere interrotto non appena compaiono reazioni cutanee o altri segni che possano indicare unareazione allergica. In alcuni casi la reazione cutanea puo' essere seguita da reazioni allergiche piu' gravi come lesioni iperesfoliative, urticarioidi, purpuriche, quali la sindrome di Stevens-Johnson (eritemamultiforme essudativo), e/o da vasculite generalizzata, epatotossicita' irreversibile e, in rari casi, da morte. Con l'uso di AllopurinoloMolteni sono state segnalate le seguenti reazioni cutanee potenzialmente letali: sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN). I pazienti devono essere informati riguardo i segni e i sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee. Il piu' altorischio di insorgenza di SJS e TEN si ha nelle prime settimane di trattamento. Se si verificano i sintomi o i segni di SJS o TEN (per esempio rash cutaneo progressivo spesso con vesciche o lesioni della mucosa) il trattamento con Allopurinolo Molteni deve essere sospeso. I migliori risultati nella gestione della SJS e della TEN si ottengono con una diagnosi precoce e l'immediata interruzione della terapia con qualsiasi farmaco sospetto. Una precoce sospensione e' associata ad una migliore prognosi. Sindrome da ipersensibilita', sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN). Le reazioni da ipersensibilita' all'allopurinolo possono manifestarsi in modi molto diversi, comprendendo l'esantema maculo-papulare, la sindrome da ipersensibilita' (nota anche come DRESS), la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica (SJS/TEN). Queste reazioni sono diagnosi cliniche; la loro comparsa costituisce la base per la decisione clinica. Se tali reazioni si verificano in qualunque momento durante il trattamento, l'allopurinolo deve essere sospeso immediatamente. La ri-somministrazione (re-challenge) non deve essere intrapresa in pazienti con sindrome di ipersensibilita' e SJS/TEN. I corticosteroidi possono essere utili per superare le reazioni cutanee da ipersensibilita'. Allele HLA-B*5801: e' stato dimostrato che l'allele HLA-B*5801 e' associato al rischio di sviluppare la sindrome da ipersensibilita' correlata all'allopurinolo e la SJS/TEN. La frequenza dell'allele HLA-B*5801 varia ampiamente tra popolazioni etniche: fino al 20% nella popolazione cinese Han,8-15% nella popolazione tailandese, circa il 12% nella popolazione coreana e 1-2% negli individui di origine giapponese o europea. Lo screening di HLA-B*5801 deve essere preso in considerazione prima di iniziare il trattamento con allopurinolo in sottogruppi di pazienti in cui la prevalenza di questo allele sia nota per essere alta. La malattia renale cronica puo' aumentare ancora di piu' il rischio in questi pazienti. Nel caso in cui non sia disponibile alcuna genotipizzazione per ipazienti con discendenza cinese Han, tailandese o coreana, i beneficidevono essere attentamente valutati e i possibili maggiori rischi devono essere tenuti in considerazione prima di iniziare la terapia. L'usodella genotipizzazione non e' stato stabilito in altre popolazioni dipazienti. Se il paziente e' un portatore noto di HLA-B*5801 (soprattutto in coloro che sono di origine cinese Han, tailandese o coreana), allopurinolo non deve essere iniziato salvo che non vi siano altre opzioni terapeutiche ragionevoli e si ritenga che i benefici superino il rischio. E' richiesta attenzione aggiuntiva per i segni di ipersensibilita' o SJS/TEN e il paziente deve essere informato della necessita' diinterrompere immediatamente il trattamento al primo insorgere dei sintomi. SJS/TEN si puo' verificare anche nei pazienti negativi a HLA-B*5801, indipendentemente dalla loro origine etnica. Disturbi della tiroide: aumento dei valori di TSH (>5.5 mcIU/mL) e' stato osservato in pazienti in trattamento a lungo termine con allopurinolo (5,8%) in uno studio di estensione in aperto a lungo termine. E' richiesta cautela quando allopurinolo e' usato in pazienti con alterazione della funzione tiroidea. In pazienti in terapia con allopurinolo e' stato descritto unesiguo numero di casi di epatotossicita' reversibile e in alcuni pazienti e' stato osservato un aumento della fosfatasi alcalina sierica edelle transaminasi sieriche. Se si manifestano anoressia, perdita di peso o prurito in pazienti in terapia con allopurinolo, e' opportuno includere nella valutazione diagnostica un esame della funzionalita' epatica. La dose di allopurinolo deve essere ridotta nei pazienti con patologie renali o epatiche. Si raccomanda di eseguire periodici esami della funzionalita' epatica durante la prima fase della terapia in pazienti con preesistenti malattie epatiche (vedere la sezione Posologia emodo di somministrazione). Reazioni di ipersensibilita' possono verificarsi piu' facilmente in pazienti con disturbi della funzionalita' renale che assumono contemporaneamente allopurinolo e diuretici tiazidici. Pertanto, in tale contesto clinico, la suddetta associazione va somministrata con cautela e i pazienti vanno tenuti sotto stretta osservazione. L'iperuricemia asintomatica non e' generalmente considerata di per se' una indicazione all'uso di allopurinolo. Modifiche dietetiche enell'assunzione di fluidi, unitamente al trattamento della condizionedi base, possono correggere l'uricemia. Nelle condizioni in cui la velocita' di formazione di urato e' fortemente aumentata (ad esempio patologie maligne e relativo trattamento, sindrome di Lesch-Nyhan), la concentrazione assoluta di xantina nell'urina potrebbe, in rari casi, aumentare in maniera sufficiente da depositarsi nelle vie urinarie. Il rischio puo' essere minimizzato mediante idratazione adeguata in modo da ottenere una diluizione ottimale dell'urina. La somministrazione iniziale di allopurinolo puo' acutizzare l'insorgenza degli attacchi gottosi anche in soggetti normouricemici. In questo caso puo' essere necessaria la somministrazione preventiva di colchicina (0,5 mg tre volte al giorno) per almeno un mese o antiinfiammatori fino a che gli attacchi diminuiscano di intensita' e frequenza. Gli attacchi generalmente divengono piu' brevi e meno gravi dopo alcuni mesi di terapia.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Sistema muscolo-scheletrico, preparazioni anti-gottose.
CONSERVAZIONE
Nessuna particolare condizione di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' all'allopurinolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.Attacchi acuti di gotta. Gravidanza accertata o presunta.
DENOMINAZIONE
ALLOPURINOLO MOLTENI COMPRESSE
ECCIPIENTI
Allopurinolo Molteni 100 mg compresse: lattosio, amido pregelatinizzato, magnesio stearato, talco. Allopurinolo Molteni 300 mg compresse: povidone, carbossimetilamido, cellulosa microgranulare, magnesio stearato.
EFFETTI INDESIDERATI
Queste categorie di frequenza sono usate per la classificazione dellafrequenza: molto comune >= 1/10 (>= 10%); comune >= 1/100 e < 1/10 (>=1% e < 10%); non comune >= 1/1000 e < 1/100 (>= 0.1% e < 1%); raro >=1/10.000 e < 1/1000 (>= 0.01% e < 0.1%); molto raro < 1/10.000 (< 0.01%); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). L'incidenza e' piu' alta in presenza di insufficienzarenale e/o epatica. Infezioni ed infestazioni. Molto raro: foruncolosi. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: agranulocitosi,trombocitopenia ed anemia aplastica. Sono state ricevute segnalazionimolto rare di trombocitopenia, agranulocitosi ed anemia aplastica, inparticolare in individui con funzione renale e/o epatica compromessa,rafforzando la necessita' di cura particolare in questo gruppo di pazienti. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazione di ipersensibilita' (comprese reazioni cutanee associate a esfoliazione, febbre, linfoadenopatia, artralgia, eosinofilia, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica); molto raro: linfoadenopatia angioimmunoblastica, reazione anafilattica, shock anafilattico acuto; frequenza non nota: angioite necrotizzante, edema facciale, edema della lingua. Vasculite e risposta tissutale associata possono manifestarsi in molti modi (compresa epatite e insufficienza renale). Raramente e' statadescritta epatite granulomatosa, con o senza una chiara evidenza di ipersensibilita' piu' generalizzata. Questa sembra essere reversibile dopo l'interruzione del trattamento con allopurinolo. Un disturbo da ipersensibilita' ritardata multi-organo (nota come sindrome da ipersensibilita' o DRESS) con febbre, rash, vasculite, linfoadenopatia, pseudo-linfoma, artralgia, leucopenia, eosinofilia, epatosplenomegalia, testdi funzionalita' epatica alterati e sindrome da scomparsa dei dotti biliari intraepatici (distruzione e scomparsa dei dotti biliari intraepatici) si manifesta in varie combinazioni. Anche altri organi possono essere coinvolti (es. fegato, polmoni, reni, pancreas, miocardio e colon). Se tali reazioni si verificano, in qualunque momento durante il trattamento, il trattamento con allopurinolo deve essere interrotto immediatamente e in modo permanente. Quando si sono verificate reazioni diipersensibilita' generalizzata al farmaco, era generalmente presenteinsufficienza renale e/o epatica, specialmente in quei casi in cui l'esito e' stato fatale. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: diabete mellito, iperlipidemia. Disturbi psichiatrici. Moltoraro: depressione; frequenza non nota: confusione, insonnia. Patologiedel sistema nervoso. Molto raro: coma, paralisi, atassia, neuropatia,neuriti, parestesia, sonnolenza, cefalea, alterazioni del gusto; frequenza non nota: meningite asettica. Patologie dell'occhio. Molto raro:cataratta, disturbi visivi, alterazioni maculari; frequenza non nota:irite, congiuntivite, ambliopia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Molto raro: vertigini; frequenza non nota: tinnito. Patologie cardiache. Molto raro: angina, bradicardia; frequenza non nota: pericardite. Patologie vascolari. Raro: ecchimosi; molto raro: ipertensione, ematemesi; frequenza non nota: malattia vascolare periferica, tromboflebiti, vasodilatazione, ipotensione. Patologie gastrointestinali. Non comune: vomito, nausea, diarrea, gastrite, dispepsia, dolori addominaliintermittenti; Molto raro: ematemesi, stomatite, steatorrea, modificadelle abitudini intestinali; frequenza non nota: ingrandimento delle ghiandole salivari, faringite, pancreatite emorragica. Nei primi studiclinici furono segnalati casi di nausea e vomito che tuttavia non costituiscono un problema significativo e possono essere evitati assumendoallopurinolo dopo i pasti. Patologie epatobiliari. Raro: epatite (compresa necrosi epatica ed epatite granulomatosa), epatomegalia, ittero,aumento della fosfatasi alcalina, aumento di SGOT/SGPT, aumento dellagamma-glutamiltransferasi, iperbilirubinemia. Patologie della cute edel tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea (vedere il paragrafo Avvertenze speciali e precauzioni di impiego); raro: sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN), sindrome di Dress; Molto raro: alopecia, capelli scoloriti, angioedema; frequenza non nota: edema cutaneo, sudorazione, reazione lichenoide da farmaco. Le reazioni cutanee sono le reazioni piu' comuni e possono verificarsiin qualsiasi momento durante la terapia. Esse possono essere: prurito,orticaria, eruzioni maculopapulari, alcune volte squamose o purpuriche e raramente esfoliative. In questi casi la terapia con allopurinolodeve essere interrotta immediatamente. Dopo guarigione delle reazionipiu' lievi, allopurinolo puo' essere di nuovo somministrato, a basse dosi, (p.e. 50 mg/die) che possono essere gradualmente aumentate. Se lareazione cutanea dovesse riapparire, allora la somministrazione di allopurinolo va definitivamente sospesa. L'incidenza di reazioni cutaneepuo' essere aumentata in presenza di insufficienza renale. Gravi reazioni avverse cutanee (SCARs) come la sindrome di Stevens-Johnoson (SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN) associate a brividi, febbre,linfoadenopatia, artralgia, eosinofilia, e lieve leucocitosi o leucopenia, sono state segnalate (vedere paragrafo 4.4). Vasculiti secondarie e risposte tissutali possono manifestarsi in vari modi compresa l'epatite, l'ittero colestatico, la nefrite interstiziale e molto raramente l'epilessia. In questi casi la terapia con allopurinolo deve essereinterrotta in modo permanente. I corticosteroidi possono essere utilmente impiegati per trattare queste manifestazioni. Patologie renali e urinarie. Raro: insufficienza renale, uremia; Molto raro: ematuria; frequenza non nota: enuresi notturna, nefrite. In pazienti che hanno sviluppato gotta in seguito a glomerulonefrite cronica o pielonefrite cronica e' stata osservata albuminuria. In malattie con aumentata produzione di urati si puo' avere precipitazione di xantina nel tratto urinario. La terapia con allopurinolo puo' portare a dissoluzione parziale dicalcoli renali/pelvici di acido urico con rischio remoto di blocco dei medesimi nell'uretere. Patologie dell'apparato riproduttivo e dellamammella. Molto raro: infertilita', impotenza, ginecomastia. Qualora si rilevino casi di dispermia, interrompere il trattamento, cio' che consentira' la reversibilita' del sintomo. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Raro: miopatie. Esami diagnostici: aumento dell'ormone tireotropo* *Il verificarsi dell'aumento dell'ormone tireotropo (TSH) negli studi rilevanti non ha segnalato un impatto sui livelli di T4 libero o ha determinato livelli di TSH indicativi di ipotiroidismo subclinico.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: poiche' in uno studio condotto con alte dosi di allopurinolo, somministrato per via i.p. nel topo, si sono osservate anormalita'fetali, anche se in ulteriori studi per via orale effettuati nel ratto e nel coniglio non si e' osservata alcuna anormalita', il prodotto e' controindicato in gravidanza. Allattamento: allopurinolo ed il suo metabolita oxipurinolo e' escreto nel latte materno. Allopurinolo non e' raccomandato durante l'allattamento con latte materno. Poiche' l'allopurinolo passa nel latte materno ed il suo effetto sul lattante non e' noto, la somministrazione del farmaco ad una madre che allatta va effettuata con cautela.
INDICAZIONI
Iperuricemia in genere, gotta, calcolosi renale da acido urico, nefropatie da acido urico. Coadiuvante nella terapia delle malattie mieloproliferative in trattamento con antiblastici. Iperuricemia da terapia diuretica protratta, iperuricemia da nefropatia cronica.
INTERAZIONI
6-Mercaptopurina ed azatioprina: l'azatioprina e' metabolizzata a 6-mercaptopurina, che viene inattivata dall'azione della xantina ossidasi.Quando la 6-mercaptopurina o azatioprina vengono somministrate insieme ad allopurinolo, che e' un inibitore della xantina ossidasi, tale inibizione prolunghera' la loro attivita'. Le concentrazioni sieriche di6-mercaptopurina o azatioprina possono raggiungere livelli tossici con conseguente pancitopenia e mielosoppressione potenzialmente fatali quando questi medicinali sono somministrati insieme ad allopurinolo. Pertanto, l'uso concomitante di allopurinolo con 6-mercaptopurina o azatioprina deve essere evitato. Se si ritiene che la co-somministrazionecon 6-mercaptopurina o azatioprina sia clinicamente necessaria, la dose di 6-mercaptopurina o azatioprina deve essere ridotta ad un quarto (25%) della dose abituale e deve essere assicurato un monitoraggio ematologico frequente (vedere paragrafo 4.4). La dose di mercaptopurina oazatioprina verra' successivamente adeguata in base alla valutazione della risposta terapeutica ed alla comparsa di effetti tossici. I pazienti devono essere avvertiti di segnalare qualsiasi segno o sintomo disoppressione del midollo osseo (lividi inspiegabili o sanguinamento, mal di gola, febbre). Vidarabina (adenina arabinoside): le evidenze suggeriscono che l'emivita plasmatica di vidarabina e' aumentata in presenza di allopurinolo. Quando i due prodotti sono usati in concomitanzae' necessaria una vigilanza supplementare per riconoscerne gli effettitossici potenziati. Salicilati e farmaci uricosurici: ossipurinolo, il principale metabolita di allopurinolo ed esso stesso terapeuticamente attivo, e' escreto dal rene analogamente all'urato. Pertanto, i farmaci con attivita' uricosurica come probenecid o dosi elevate di salicilato possono accelerare l'escrezione di ossipurinolo e diminuire in tal modo il grado di inibizione della xantino-ossidasi. Cio' puo' ridurre l'attivita' terapeutica di allopurinolo, ma la significativita' deveessere valutata in ogni singolo caso. Clorpropamide: l'emivita plasmatica della clorpropamide puo' essere prolungata da allopurinolo, dal momento che i due farmaci possono competere per l'escrezione nei tubulirenali. Il rischio di ipoglicemia secondaria a questo fenomeno puo' essere aumentato se allopurinolo e clorpropamide vengono somministraticontemporaneamente in presenza di insufficienza renale. Anticoagulanticumarinici: allopurinolo prolunga l'emivita dell'anticoagulante dicumarolo. Sono stati segnalati rari casi di aumentato effetto di warfarine di altri anticoagulanti cumarinici co-somministrati con allopurinolo, pertanto, tutti i pazienti che assumono anticoagulanti devono controllare periodicamente il tempo di protrombina. Fenitoina: allopurinolopuo' inibire l'ossidazione epatica della fenitoina ma il significatoclinico di cio' non e' chiarito. Teofillina: e' stata segnalata inibizione del metabolismo della teofillina. Il meccanismo di interazione puo' essere spiegato con il fatto che la xantina-ossidasi e' coinvolta nella biotrasformazione della teofillina nell'uomo. I livelli di teofillina devono essere monitorati nei pazienti che iniziano o incrementanola terapia con allopurinolo. Ampicillina/amoxicillina: in pazienti che assumono, insieme ad allopurinolo, ampicillina o amoxicillina e' stato descritto un aumento della frequenza di reazioni cutanee rispetto apazienti che non ricevono alcuno dei due farmaci. La causa di questaassociazione non e' nota. Tuttavia, si raccomanda che nei pazienti cheassumono allopurinolo si usi, dove disponibile un'alternativa all'ampicillina/amoxicillina. Ciclofosfamide e altri citotossici: in pazienticon malattie neoplastiche, eccetto la leucemia, e' stato descritto, in presenza di allopurinolo, un aumento della depressione midollare daciclofosfamide e altri citotossici. Cio' non e' stato pero' confermatoin un apposito studio in pazienti affetti da linfoma che ricevevano ciclofosfamide, doxorubicina, bleomicina, procarbazina e/o mecloretamina. Citostatici: con la somministrazione di allopurinolo e citostatici(ad es. ciclofosfamide, doxorubicina, bleomicina, procarbazina, alogenidi alchilici), si verifica discrasia ematica piu' frequentemente di quando questi principi attivi sono somministrati da soli. Pertanto, ilmonitoraggio della conta ematica deve essere eseguito ad intervalli regolari. Ciclosporina: alcune segnalazioni suggeriscono che la concentrazione plasmatica di ciclosporina possa essere aumentata durante il trattamento concomitante con allopurinolo. Pertanto, in caso di somministrazione contemporanea dei due farmaci, si deve tenere presente la possibilita' di un aumento della tossicita' della ciclosporina. Didanosina: in volontari sani ed in pazienti affetti da HIV i valori plasmaticidi C max e AUC della didanosina sono risultati approssimativamente raddoppiati con il trattamento concomitante di allopurinolo (300 mg al giorno) senza influenzare l'emivita terminale. Pertanto, possono esserenecessarie riduzioni della dose di didanosina quando usata in concomitanza con allopurinolo. Diuretici tiazidici: le segnalazioni circa ilfatto che l'uso concomitante di allopurinolo e diuretici tiazidici puo' contribuire all'aumento della tossicita' da allopurinolo in alcuni pazienti sono state revisionate nel tentativo di stabilire il meccanismo e il rapporto di causa-effetto. La revisione delle descrizioni dei casi clinici indica che la maggior parte dei pazienti ricevevano diuretici tiazidici per ipertensione e che spesso non erano state effettuatevalutazioni che escludevano alterazioni della funzionalita' renale secondarie a nefropatia ipertensiva. Nonostante non sia stato stabilitoun meccanismo o un rapporto di causa-effetto, e' opportuno controllarela funzione renale in pazienti in terapia con allopurinolo e diuretici tiazidici, anche in assenza di insufficienza renale e il dosaggio vaulteriormente diminuito nei pazienti in terapia combinata se si rileva una diminuita funzionalita' renale. Tolbutamide: e' stato dimostratoche la conversione della tolbutamide a metaboliti inattivi e' catalizzata dalla xantino-ossidasi del fegato di ratto. L'eventuale rilievo sul piano clinico di queste osservazioni non e' noto. Alluminio idrossido: se e' assunto contemporaneamente alluminio idrossido, allopurinolopuo' avere un effetto attenuato. Ci deve essere un intervallo di almeno 3 ore tra l'assunzione dei due medicinali. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
POSOLOGIA
Allopurinolo Molteni 100 mg compresse: da 2 a 8 compresse al giorno, secondo prescrizione medica, dopo i pasti. Allopurinolo Molteni 300 mgcompresse: 1-2 compresse al giorno, secondo prescrizione medica, dopoi pasti. Allopurinolo deve essere introdotto a basso dosaggio, ad es.100 mg/die, per ridurre il rischio di reazioni avverse e aumentato solo se la risposta di urato sierico non e' sufficiente. E' consigliabileiniziare il trattamento con una dose bassa di Allopurinolo Molteni (100 mg/die) ed aumentare via via il dosaggio (di 100 mg/die settimanali) sino a raggiungere un'uricemia di 6 mg/100 ml, rimanendo nei limitidella dose massima consigliata (800 mg/die). Deve essere usata particolare cautela in caso di funzione renale scarsa. E' opportuno diminuireil dosaggio nei pazienti con insufficienza renale in rapporto alla funzionalita' che va periodicamente controllata. Per la prevenzione delle nefropatie uratiche conseguenti all'eccessivo catabolismo nucleoproteico nelle malattie neoplastiche, il trattamento con Allopurinolo Molteni deve essere praticato, quando possibile, 2-3 giorni prima della terapia citotossica. Il trattamento puo' essere mantenuto durante tuttala terapia antiblastica. Nei pazienti affetti da insufficienza epaticasi consiglia di somministrare dosi ridotte. Test di funzionalita' epatica periodici sono raccomandati durante le fasi iniziali della terapia. Anziani: particolare attenzione andra' posta nel mantenere il dosaggio al minimo necessario al mantenimento di normali livelli sierici edurinari di acido urico.
PRINCIPI ATTIVI
Una compressa di Allopurinolo Molteni 100 mg compresse contiene: allopurinolo 100 mg. Eccipiente: lattosio. Per la lista completa degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Una compressa di Allopurinolo Molteni 300 mg compresse contiene: allopurinolo 300 mg. Per la lista completa degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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