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AVVERTENZE
Disturbi cardio-vascolari: durante lo sviluppo del prodotto ed in uno studio post registrativo (CARES) e' stata osservata, in pazienti con preesistenti malattie cardiovascolari maggiori (ad esempio infarto miocardico, ictus o angina instabile), una maggiore incidenza di eventi fatali cardiovascolari con febuxostat rispetto all'allopurinolo. Tuttavia, in un successivo studio post registrativo (FAST), febuxostat e' risultato non inferiore ad allopurinolo nell'incidenza di eventi cardiovascolari fatali e non fatali. Il trattamento deve essere impiegato con cautela in questo gruppo di pazienti e devono essere regolarmente monitorati. Per ulteriori informazioni sulla sicurezza cardiovascolare di febuxostat vedere paragrafo 4.8 e 5.1. Allergia / ipersensibilita' al farmaco: nel periodo post-marketing sono state raccolte rare segnalazioni di gravi reazioni allergiche/ipersensibilita', inclusa la sindrome di Stevens-Johnson con esito potenzialmente letale, necrolisi epidermica tossica e reazioni anafilattiche acute/shock. Nella maggior parte dei casi, queste reazioni si sono verificate durante il primo mese di terapia con febuxostat. Alcuni di questi pazienti, ma non tutti, hanno riportato compromissione renale e/o precedente ipersensibilita' all'allopurinolo. In alcuni casi, reazioni di ipersensibilita' severa, inclusa reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) sono state associate a febbre, coinvolgimento ematologico, renale o epatico. I pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi e monitorati attentamente per sintomi di reazioni allergiche/ipersensibilita' (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento con febuxostat deve essere immediatamente interrotto se insorgono gravi reazioni allergiche/ipersensibilita', inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, in quanto l'interruzione preventiva del trattamento e' associata a una prognosi migliore. Se il paziente ha sviluppato reazione allergica/ipersensibilita', inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e reazione anafilattica acuta/shock, febuxostat non deve essere piu' somministrato. Attacchi acuti di gotta (riacutizzazione): il trattamento con febuxostat non deve essere iniziato fino a quando l'attacco acuto di gotta non si sia completamente risolto. All'inizio della terapia e' possibile che si verifichino delle riacutizzazioni della gotta dovute ad una variazione dei livelli di acido urico sierico, che si determina in seguito ad una mobilitazione degli urati dai depositi tessutali (vedere paragrafi 4.8 e 5.1). All'inizio del trattamento con febuxostat si raccomanda una profilassi contro le riacutizzazioni della gotta per almeno 6 mesi facendo uso di un FANS oppure della colchicina (vedere paragrafo 4.2). Qualora si verifichi una riacutizzazione della gotta durante il trattamento con febuxostat, l'assunzione di quest'ultimo non va sospesa. La riacutizzazione deve essere trattata simultaneamente, secondo le esigenze del singolo paziente. Il trattamento continuato con febuxostat riduce la frequenza e l'intensita' delle riacutizzazioni della gotta. Deposito della xantina: nei pazienti nei quali risulta aumentata la velocita' con la quale gli urati si formano (ad esempio nelle neoplasie maligne e durante il loro trattamento oppure nella sindrome di Lesch-Nyhan), la concentrazione assoluta di xantina nelle urine potrebbe, in rari casi, aumentare in misura tale da consentirne il deposito nelle vie urinarie. Poiche' non esiste esperienza con febuxostat, il suo uso in questa categoria di pazienti non e' raccomandato. Mercaptopurina/azatioprina: l'uso di febuxostat non e' raccomandato nei pazienti trattati contemporaneamente con mercaptopurina/azatioprina in quanto l'inibizione della xantina ossidasi ad opera di febuxostat puo' determinare un aumento della concentrazione plasmatica di mercaptopurina/azatioprina che puo' provocare severa tossicita'. Quando l'utilizzo concomitante non puo' essere evitato, e' raccomandata una riduzione della dose di mercaptopurina/azatioprina pari al 20% o meno della dose precedentemente prescritta, per evitare possibili effetti ematologici (vedere paragrafi 4.5 e 5.3). I pazienti devono essere attentamente monitorati e la dose di mercaptopurina/azatioprina deve essere conseguentemente aggiustata, in base alla valutazione della risposta terapeutica e all'insorgenza di eventuali effetti tossici. Soggetti che hanno subito un trapianto d'organo: poiche' non c'e' esperienza sull'uso di ADENURIC in soggetti che hanno subito un trapianto d'organo, l'uso di febuxostat non e' raccomandato in questi pazienti (vedere paragrafo 5.1). Teofillina: la somministrazione concomitante di febuxostat 80 mg e teofillina 400 mg in dose singola in soggetti sani ha dimostrato l'assenza di interazione farmacocinetica (vedere paragrafo 4.5). Febuxostat 80 mg puo' essere utilizzato in pazienti trattati contemporaneamente con teofillina senza il rischio di un aumento dei livelli plasmatici di teofillina. Non ci sono dati disponibili per febuxostat 120 mg. Epatopatie: durante gli studi clinici combinati di fase 3, nei pazienti trattati con febuxostat sono state osservate delle lievi anomalie nei valori dei test di funzionalita' epatica (5,0%). Si raccomanda lo svolgimento di test di funzionalita' epatica prima dell'inizio della terapia con febuxostat e successivamente ad intervalli periodici secondo il giudizio del medico (vedere paragrafo 5.1). Malattie della tiroide: negli studi di estensione in aperto a lungo termine sono stati osservati aumentati valori del TSH (>5,5 mcUI/mL) in pazienti trattati per lungo tempo con febuxostat (5,5%). Si deve usare cautela con febuxostat nei pazienti con alterata funzione tiroidea (vedere paragrafo 5.1). Lattosio: le compresse di febuxostat contengono lattosio. I pazienti con rare forme ereditarie di intolleranza al galattosio, con deficit di lattasi di Lapp o affetti da sindrome di malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Sodio: questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe' essenzialmente 'senza sodio'.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Preparati antigotta, preparati inibenti la produzione di acido urico.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (vedere anche paragrafo 4.8).
DENOMINAZIONE
ADENURIC 80 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, idrossipropilcellulosa, croscarmellosio sodico, silice, colloidale idrato. Rivestimento della compressa Opadry II, giallo, 85F42129 contenente: alcol polivinilico, titanio biossido (E171), macrogol tipo 3350, talco, ossido di ferro giallo (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
Sintesi del profilo di sicurezza: le reazioni avverse segnalate piu' comunemente negli studi clinici (4.072 soggetti trattati almeno con una dose da 10 mg a 300 mg), negli studi di sicurezza post autorizzativi (studio FAST: 3001 pazienti trattati almeno con una dose da 80 mg a 120 mg) e nell'esperienza post-marketing, sono attacchi acuti di gotta, alterazioni della funzionalita' epatica, diarrea, nausea, cefalea, capogiri, dispnea, eruzioni cutanee, prurito, artralgia, mialgia, dolore a un arto, edema e stanchezza. Queste reazioni avverse sono state per lo piu' di lieve o moderata severita'. Rare reazioni gravi di ipersensibilita' a febuxostat, alcune delle quali sono state associate a sintomi sistemici, e eventi rari di morte cardiaca improvvisa, si sono verificate nell'esperienza post-marketing. Elenco tabellare delle reazioni avverse Le reazioni avverse comuni (>=1/100 - <1/10), non comuni (>=1/1.000 - <1/100) e rare (>=1/10.000 - <1/1.000) osservate nei pazienti trattati con febuxostat sono riportate di seguito. All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Reazioni avverse segnalate negli studi combinati di fase III a lungo termine, negli studi di sicurezza post autorizzativi e nell'esperienza post-marketing. Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari: pancitopenia, trombocitopenia, agranulocitosi*, anemia^#; disturbi del sistema immunitario. Rari: reazione anafilattica*, ipersensibilita' al farmaco*. Patologie endocrine. Non comuni: incremento dei livelli ematici dell'ormone stimolante la tiroide (tsh), ipotiroidismo^#. Patologie dell'occhio. Non comuni: visione offuscata; rari: occlusione dell'arteria retinica^#. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni***: attacchi di gotta; non comuni: diabete mellito, iperlipidemia, diminuzione dell'appetito, aumento del peso; rari: diminuzione del peso, aumento dell'appetito, anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comuni: calo della libido, insonnia; rari: nervosismo, umore depresso^#, disturbi del sonno^#. Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea, capogiri; non comuni: parestesie, emiparesi sonnolenza, letargia^#, alterazioni del gusto, ipoestesie, iposmia; rari: ageusia^#, sensazione di bruciore^#. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comuni: tinnito; rari: vertigini^#. Patologie cardiache. Non comuni: fibrillazioni atriali, palpitazioni, ecg anormale, aritmia^#; rari: morte cardiaca improvvisa*. Patologie vascolari. Non comuni: ipertensione, arrossamento del volto, vampate di calore; rari: collasso cardiocircolatorio^#. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comuni: dispnea; non comuni: bronchite, infezione del tratto respiratorio superiore, infezione delle basse vie respiratorie^#, tosse, rinorrea^#; rari: polmonite^#. Patologie gastrointestinali. Comuni: diarrea**, nausea; non comuni: dolore addominale, dolore addominale superiore^#, distensione addominale, malattia da reflusso gastro-esofageo, vomito, bocca secca, dispepsia, stitichezza, defecazione frequente, flatulenza, fastidio gastrointestinale, ulcerazione buccale, tumefazione delle labbra^#, pancreatite. Rari: perforazione gastrointestinale^#, stomatite^#. Patologie epatobiliari. Comuni: anomalie nei valori dei test di funzionalita' epatica**; non comuni: colelitiasi; rari: epatite, ittero*, danno epatico*, colecistite^#. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: eruzione cutanea (tra cui vari tipi di eruzioni cutanee riportate con frequenze più basse, vedere sotto), prurito. Non comuni: dermatite, orticaria alterazione del colore della pelle, lesioni cutanee, petecchie, eruzione cutanea maculare, eruzione cutanea maculopapulare, eruzione cutanea papulare, iperidrosi, alopecia, eczema #, eritema, sudorazioni notturne^#, psoriasi^#, eruzione cutanea pruriginosa^#; rari: necrolisi epidermica tossica*, sindrome di stevens-johnson*, angioedema*, reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici*, eruzione cutanea generalizzata (grave)*, eruzione cutanea esfoliativa, eruzione cutaneafollicolare, eruzione cutanea vescicolare, eruzione cutanea pustolosa, eruzione cutanea eritematosa, eruzione cutanea morbillifome. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: artralgia, mialgia, dolore a un arto^#. Non comuni: artrite, dolore muscoloscheletrico, debolezza muscolare, spasmi muscolari, tensione muscolare, borsite, gonfiore articolare^#, dolore alla schiena^#, rigidita' muscoloscheletrica^#, rigidita' articolare; rari: rabdomiolisi, sindrome della cuffia dei rotatori^#, polimialgia reumatica^#. Patologie renali e urinarie. Non comuni: insufficienza renale, nefrolitiasi, ematuria, pollachiuria, proteinuria, urgenza della minzione, infezione del tratto urinario^#; rari: nefrite tubulointerstiziale*. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: edema, stanchezza; non comuni: dolore toracico, fastidio toracico, dolore^#, malessere^#; rari: sete, sensazione di calore^#. Esami diagnostici. Non comuni: aumento dell'amilasi nel sangue, diminuzione della conta piastrinica, diminuzione del numero di leucociti, diminuzione della conta dei linfociti, aumento della creatina nel sangue, aumento della creatinina nel sangue, diminuzione dell'emoglobina, aumento dell'urea, aumento dei trigliceridi nel sangue, aumento del colesterolo nel sangue, diminuzione dell'ematocrito, aumento della lattato deidrogenasi nel sangue, aumento del potassio nel sangue, aumento dell'inr^#; rari: aumento del glucosio nel sangue, tempo di tromboplastina parziale attivato prolungato, diminuzione della conta cellulare dei globuli rossi, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue, aumento della creatina fosfochinasi nel sangue*. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comuni: contusioni^#. * Reazioni avverse raccolte nell'esperienza post-marketing ** Il trattamento emergente di diarrea non-infettiva, e alterazione dei test di funzionalita' epatica nella studi combinati di fase 3 sono piu' frequenti nei pazienti trattati contemporaneamente con colchicina. *** Vedere paragrafo 5.1 per l'incidenza degli attacchi di gotta nei singoli studi di fase 3 randomizzati e controllati. ^# Reazioni avverse raccolte da studi di sicurezza post autorizzativi. Descrizione delle reazioni avverse selezionate: rari casi di gravi reazioni di ipersensibilita' a febuxostat, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica e reazioni anafilattiche/shock, si sono verificati nell'esperienza post-marketing. La sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica sono caratterizzate da eruzioni cutanee progressive associate a vescicole o lesioni della mucosa e irritazione agli occhi.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: i dati su un numero molto limitato di gravidanze esposte non indicano effetti indesiderati di febuxostat sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale o parto (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Febuxostat non deve essere usato durante la gravidanza. Allattamento: non e' noto se febuxostat sia escreto nel latte materno. Studi condotti sull'animale hanno dimostrato un'escrezione di tale principio attivo nel latte materno accompagnata da un deficit dello sviluppo nei nuovi nati durante l'allattamento. Non si puo' escludere un rischio per il neonato allattato al seno. Febuxostat non va utilizzato durante l'allattamento al seno. Fertilita': in studi di riproduzione su animali, dosi fino a 48 mg/kg/die non hanno evidenziato effetti avversi dose-dipendente sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3). L'effetto di ADENURIC sulla fertilita' umana non e' noto.
INDICAZIONI
Trattamento dell'iperuricemia cronica con deposito di urato (compresa l'anamnesi, o la presenza, di tofi e/o di artrite gottosa). ADENURIC e' indicato negli adulti.
INTERAZIONI
Mercaptopurina/azatioprina: sulla base del meccanismo d'azione di febuxostat sull'inibizione della xantina ossidasi (XO), non si raccomanda l'uso contemporaneo di ADENURIC con mercaptopurina/azatioprina. L'inibizione della XO ad opera di febuxostat puo' causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi farmaci, che porta a mielotossicita'. In caso di somministrazione concomitante con febuxostat, la dose di mercaptopurina/azatioprina deve essere ridotta al 20% o meno della dose precedentemente prescritta (vedere paragrafi 4.4 e 5.3). L'adeguatezza dell'aggiustamento della dose proposto, che si basava su un'analisi di modellizzazione e simulazione di dati preclinici nei ratti, e' stata confermata dai risultati di uno studio clinico di interazione farmacologica su volontari sani, che ricevevano azatioprina 100 mg da sola e una dose ridotta di azatioprina (25 mg) in associazione a febuxostat (40 o 120 mg). Non sono stati svolti studi d'interazione tra febuxostat e altra chemioterapia citotossica. Non sono disponibili dati circa la sicurezza di febuxostat usato contemporaneamente ad altra terapia citotossica. Rosiglitazone/substrati CYP2C8: Febuxostat ha dimostrato di essere un debole inibitore del CYP2C8 in vitro. In uno studio su soggetti sani la somministrazione concomitante di febuxostat 120 mg una volta al giorno con una dose singola orale di 4 mg di rosiglitazone non ha determinato alcun effetto sulla farmacocinetica del rosiglitazone e del suo metabolita N-desmetil rosiglitazone, indicando che febuxostat non e' un inibitore enzimatico del CYP2C8 in vivo. Di conseguenza, non si prevede che la somministrazione concomitante di febuxostat e rosiglitazone o altri substrati del CYP2C8 richieda alcun aggiustamento della dose per questi composti. Teofillina: e' stato condotto uno studio d'interazione con febuxostat in soggetti sani per valutare se l'inibizione della XO potesse determinare un aumento dei livelli di teofillina in circolo, come riportato per altri inibitori della XO. I risultati dello studio mostrano che la somministrazione concomitante di febuxostat, 80 mg una volta al giorno, e teofillina, 400 mg in dose singola, non ha alcun effetto sulla farmacocinetica e sulla sicurezza della teofillina. Di conseguenza, non e' richiesta particolare cautela quando febuxostat 80 mg e teofillina sono somministrati contemporaneamente. Non ci sono dati disponibili per febuxostat 120 mg. Naproxene ed altri inibitori della glucuronidazione: il metabolismo di febuxostat dipende dagli enzimi uridina-glucuronosil-transferasi (UGT). I farmaci che inibiscono la glucuronidazione, quali i FANS ed il probenecid, sono in grado, teoricamente, di influire sull'eliminazione di febuxostat. In soggetti sani, l'uso contemporaneo di febuxostat e naproxene 250 mg due volte al giorno era associato ad un aumento dell'esposizione a febuxostat (C max 28%, AUC 41% e t 1/2 26%). Negli studi clinici, l'uso di naproxene o di altri FANS/inibitori della Cox-2 non e' risultato correlato ad alcun aumento clinicamente significativo degli effetti indesiderati. Febuxostat puo' essere somministrato contemporaneamente a naproxene, senza alcuna necessita' di aggiustamento della dose di febuxostat o di naproxene. Induttori della glucuronidazione: i potenti induttori degli enzimi UGT possono determinare un aumento del metabolismo ed una diminuzione dell'efficacia di febuxostat. Si raccomanda pertanto un controllo dell'acido urico sierico 1 -2 settimane dopo l'inizio della terapia con un potente induttore della glucuronidazione. Viceversa, l'interruzione del trattamento con un induttore della glucuronidazione puo' determinare un aumento dei livelli plasmatici di febuxostat. Colchicina/indometacina/idroclorotiazide/warfarin: Febuxostat puo' essere somministrato contemporaneamente a colchicina o a indometacina senza necessita' di aggiustare la dose di febuxostat o dell'altro principio attivo somministrato contemporaneamente. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose di febuxostat quando somministrato contemporaneamente a idroclorotiazide. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose di warfarin quando somministrato contemporaneamente a febuxostat. La somministrazione di febuxostat (80 mg o 120 mg una volta al giorno) con warfarin non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di warfarin nei pazienti sani. Inoltre l'INR ed il Fattore VII attivato non sono influenzati dalla somministrazione di febuxostat. Desipramina/substrati CYP2D6: Febuxostat ha dimostrato di essere un debole inibitore del CYP2D6 in vitro. In uno studio in soggetti sani, 120 mg di ADENURIC una volta al giorno hanno determinato un aumento medio pari al 22% dell'AUC di desipramina, un substrato del CYP2D6, indicando una possibile azione inibitoria debole da parte di febuxostat sull'enzima CYP2D6 in vivo. In caso di contemporanea somministrazione di febuxostat e di altri substrati del CYP2D6, non e' pertanto ipotizzabile la necessita' di alcun aggiustamento della dose per nessuno di questi composti. Antiacidi: e' stato dimostrato che la contemporanea assunzione di un antiacido contenente idrossido di magnesio ed idrossido di alluminio ritarda l'assorbimento di febuxostat (di circa 1 ora) e provoca una diminuzione del 32% della C max , mentre non e' stata osservata alcuna variazione significativa relativamente all'AUC. E' pertanto possibile assumere febuxostat senza tener conto dell'uso di farmaci antiacidi.
POSOLOGIA
Posologia: la dose orale raccomandata di ADENURIC e' di 80 mg una volta al giorno e l'assunzione puo' avvenire indifferentemente sia vicino sia lontano dai pasti. Con valori sierici di acido urico > 6 mg/dL (357 mcmol/L) dopo 2-4 settimane, puo' essere presa in considerazione l'assunzione di ADENURIC 120 mg una volta al giorno. ADENURIC agisce abbastanza rapidamente da consentire una nuova determinazione dell'acido urico sierico dopo 2 settimane. L'obiettivo terapeutico e' ridurre e mantenere il livello d'acido urico sierico a valori inferiori a 6 mg/dL (357 mcmol/L). Per la profilassi delle riacutizzazioni della gotta e' raccomandato un periodo di trattamento di almeno 6 mesi (vedere paragrafo 4.4). Anziani Non e' necessario alcun aggiustamento della dose negli anziani (vedere paragrafo 5.2). Compromissione renale: l'efficacia e la sicurezza del medicinale non sono state determinate in maniera completa nei pazienti con compromissione renale di grado severo (clearance della creatinina <30 mL/min, vedere paragrafo 5.2). Non e' necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale di grado lieve o moderato. Compromissione epatica L'efficacia e la sicurezza di febuxostat non sono state studiate nei pazienti con compromissione epatica di grado severo (classe C di Child Pugh). La dose raccomandata per i pazienti con compromissione epatica di grado lieve e' di 80 mg. Sono disponibili informazioni limitate relativamente all'uso del medicinale in pazienti con compromissione epatica di grado moderato. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di ADENURIC nei bambini di eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non sono disponibili dati. Modo di somministrazione: uso orale ADENURIC deve essere somministrato per via orale e puo' essere assunto con o senza cibo.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 80 mg di febuxostat. Eccipiente(i) con effetti noti: ogni compressa contiene 76,50 mg di lattosio (come monoidrato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.